Ma è sulle pagine di Autosport che il canadese si è scagliato contro la Formula 1, contro quello che è diventato il Circus e contro l’immagine che la Federazione vuole dare della classe regina del Motorsport: «La Formula 1 non è più così epica e i piloti non sono più degli eroi. I nuovi cambiamenti regolamentari sono stati fatti artificialmente e non funzioneranno. Forse per i primi sei mesi sarà divertente, ma poi tutto sarà noioso – ha continuato – Ora ci sono i sorpassi in pista perché premi un pulsante, non perché fai un’azione speciale. Risparmiare carburante è buona cosa e lo era anche in passato, il problema è che i piloti non lo faranno da soli, sarà tutto controllato elettronicamente, tu ti siedi in macchina e l’elettronica farà tutto per te».
E a chi vuole una Formula 1 più verde, la risposta pepata è pronta: «Vogliono attrarre nuovi spettatori che vogliono vedere sorpassi ogni due secondi. Io sono un purista e amo questo sport. Ho amato gli anni sessanta e settanta quando al traguardo arrivavano anche solo quattro vetture: la Formula 1 non può andare d’accordo col termine ecologia, così si dà una buona immagine ai governi e ai parlamenti, ma non alla Formula 1».