Credits: Aston Martin Press Area
Dopo aver trascorso un decennio a lottare costantemente per vittorie e podio, e aver ottenuto quattro titoli iridati, Sebastian Vettel da quando è diventato un pilota Aston Martin nel 2021 non è stato in grado di lottare per le posizioni che contano. Difatti, in questa stagione guidando spesso la sesta monoposto più veloce, si è ritrovato a lottare per le posizioni più basse della top-10.
Dunque, lottare per le posizioni marginali della zona punti non è il massimo per il tedesco, che ha ammesso che non è divertente per lui e non è per questo che corre ancora nella massima serie automobilistica: “La soddisfazione quando si taglia il traguardo non è la stessa. Una volta che hai vinto una gara e sei salito sul podio e poi ricevi la spinta enorme dai tifosi è, in un certo senso, una conferma. Ora corri e ottieni un ottavo o decimo posto e senti di aver fatto davvero una buona gara, senza errori, ma sei decimo, nono, ottavo, non è proprio per quello che sono qui. Forse sono viziato, mi sono abituato a vincere e stare davanti”.
Il calvario del tedesco però potrebbe volgere al termine se tutto andrà secondo i piani dell’Aston Martin, che punta ad essere competitiva e dunque a lottare per la vittoria e per il titolo nelle prossime stagioni. Obiettivo reso possibile anche per via delle varie modifiche al regolamento che dal prossimo anno forniranno l’opportunità di colmare il gap con i primi.