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Dopo mesi di attesa e attente analisi, la FIA ha finalmente confermato che nessun team ha violato il tetto del budget cap per quanto concerne la passata stagione 2022. Ciascuna delle 10 squadre militanti in Formula 1 riceverà un certificato di conformità per aver rispettato il tetto massimo dei costi. Il limite stabilito era di 140 milioni di dollari circa.
A differenza dell’anno scorso, quest’anno l’ufficialità è arrivata con largo anticipo, dopo i dovuti controlli. Ricordiamo come nella passata stagione ci furono molte polemiche nei confronti della Red Bull. I campioni del mondo in carica erano colpevoli di aver violato il budget cap di circa 1,8 milioni di dollari. Come sanzione, al team austriaco era stata applicata una multa, oltre alla riduzione del 10% del tempo in galleria del vento.
A seguito appunto di numerose lamentele legate alla stagione 2021, la FIA ha specificato che le attività non legate alla Formula 1 all’interno di ogni team sono state studiate a fondo. Questo ha compreso anche visite agli stabilimenti, ma alla fine i commissari non hanno riscontrato alcuna violazione.
L’anno scorso oltre a Red Bull, anche Aston Martin era stata multata per aver sforato il tetto dei costi con l’accusa di “Material Overspend Breach“. Quest’ultima è considerata la più grave delle violazioni descritte nei regolamenti. Nel caso del team di Silverstone, la FIA detrarrà punti dal campionato a seconda dell’entità della violazione, ed è libera di decidere se aggiungere sanzioni finanziarie o sportive.
Alla fine di tutti i controlli del caso, non sono state segnalate nemmeno violazioni procedurali, legate a un’errata rettifica dei costi o a un’errata presentazione dei documenti richiesti, dopo che, all’inizio della stagione, si era diffusa la voce che ci fossero team che avevano effettivamente violato i regolamenti relativi al budget cap. La FIA ha dichiarato: “La FIA Cost Cap Administration ha rilasciato certificati di conformità a tutti i dieci concorrenti. Inoltre, rileva che tutti i concorrenti hanno agito in ogni momento con uno spirito di buona fede e di cooperazione durante l’intero processo“.