Credits: Pirelli Press Area
L’appuntamento all’autodromo Enzo e Dino Ferrari è tornato in calendario nel 2020 per sostituire una delle gare annullate a causa del Covid 19. Pur dovendo disputare due edizioni a porte chiuse, Imola ha così avuto nuovamente la propria occasione di tornare nel Circus. La possibilità di riaprire quantomeno le tribune al pubblico quest’anno sembra che sia l‘inizio di un nuovo ciclo per l’evento emiliano. Dare continuità a un evento che ha ottenuto tanti consensi positivi era l’obiettivo primario, per dare l’opportunità all’Italia di disputare due GP di Formula 1: così Imola rinnova il contratto per altri tre anni.
Perciò il presidente di ACI Italia, Angelo Sticchi Damiani si è impegnato per siglare un accordo con il Circus e ha dichiarato: “Sono davvero soddisfatto per l’accordo raggiunto con Liberty Media. Non è stato affatto semplice, dato che è stato stipulato da noi che siamo un ente pubblico con un ente privato come la Formula 1. Ma alla fine ciò che conta è che siamo riusciti ad ottenere il GP a Imola fino al 2025. Ciò ci dà la possibilità di avere ancora due gare di Formula 1 in Italia per i prossimi anni. Il grande lavoro di squadra ha premiato e per questo devo ringraziare il Governo, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, i ministeri di Esteri, Finanze e Infrastrutture e la Regione Emilia-Romagna”.
Secondo alcune indiscrezioni l’accordo economico si aggira intorno ai 25 milioni di dollari annui, con un adeguamento a favore di Liberty Media di stagione in stagione. La cifra richiesta per la gara a porte chiuse invece non ha superato i 10 milioni di dollari. Si tratta perciò di un contratto oneroso che si allinea alle cifre più basse richieste dal promotore del Circus, ma grazie al supporto del Governo e della Regione Emilia Romagna, Imola rinnova il contratto fino al 2025 e dà l’opportunità all’Italia di ospitare due GP.