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Si vola rapidamente in Brasile, suolo sacro per il mondo della Formula 1, terra di Ayrton Senna, terra di forti emozioni su un asfalto intriso di pioggia e sogni. Qui numerosissimi piloti hanno festeggiato la conquista del titolo iridato e tra questi ovviamente c’è Fernando Alonso che, nonostante non abbia mai vinto questo importante appuntamento stagionale, è il pilota di Formula 1 con il maggior numero di punti totalizzati: 99, e con la bellezza di 8 podi. Nonostante il bilancio faccia emergere la costanza di questo pilota nel corso degli anni, l’esordio non è stato dei migliori. Nel 2001 Fernando Alonso si qualifica diciannovesimo davanti al compagno di squadra Tarso Marques, ventunesimo. In gara si ritira a causa di un problema all’acceleratore riscontrato durante il 25° giro, mentre stava lottando per la diciassettesima posizione.
Il 24 settembre 2005 Fernando conquista la pole position e il giorno seguente entra nella storia, laureandosi campione del mondo per la prima volta, essendo bastata la terza posizione finale in quella gara. L’anno successivo si ripete, partendo quarto e arrivando secondo: ciò sarà sufficiente per portare a casa il secondo titolo iridato consecutivo. Nel 2007, dopo essersi qualificato quarto confermando la McLaren come seconda forza in campo, effettua una buona partenza in gara e riesce ad infilare il compagno di squadra Hamilton e a stanziarsi in terza posizione. Sale sul podio dietro ai due trionfanti ferraristi Raikkonen e Massa. Anche dalla rocambolesca gara del 2008 Alonso continua il trend positivo della seconda parte della stagione, concludendo in seconda posizione in rimonta dalla sesta posizione. Disastro 2009: partito decimo, Alonso si ritira al primo giro, colpito da Adrian Sutil che aveva perso il controllo della vettura in seguito ad un contatto con Trulli. Nel 2010 si qualifica in quinta posizione, deludente rispetto alla migliore prestazione ottenuta in Q1. Ha la possibilità di laurearsi campione del mondo ma giunge terzo, dopo due bei sorpassi in rimonta su Hamilton e Hulkenberg, rimanendo dietro a Webber e Vettel che sono in lotta per il mondiale. Nel 2011 parte quinto e alla partenza guadagna una posizione per poi effettuare un sorpasso all’esterno alla Ferradura su Jenson Button, il quale restituisce il favore al 62° giro arraffando la terza posizione.
Nel 2013 la qualifica si svolge sul bagnato con continue procrastinazioni a causa dell’intensità dei rovesci. A trarre vantaggio da queste condizioni è Fernando Alonso, che piazza la propria F138 in terza posizione ad un secondo dal poleman Vettel. Allo start Lewis Hamilton passa Fernando Alonso, che effettuerà un controsorpasso due giri dopo. Chiude terzo, dietro i due alfieri della superpotenza Red Bull Racing, salendo sul podio dopo 5 gare di assenza nella top 3.
Nella sua penultima gara in rosso, Alonso arranca al volante della F14-T qualificandosi ottavo. All’inizio del Q1 lo spagnolo viene mandato in pista con la batteria scarica, motivo per cui è protagonista di un team radio in cui si lamenta con la squadra. L’indomani emergono ancora una volta i limiti della vettura, nettamente inferiore ai motorizzati Mercedes e alla Red Bull. Fernando chiude in sesta posizione, avendo la meglio su Kimi Raikkonen dopo un lungo duello.