Credit: @ScuderiaFerrari, Twitter
Dopo settantatré giorni, è ufficialmente terminata l’astinenza da Formula 1. I team della griglia di partenza sono impegnati nella tre giorni di test sul tracciato del Montmelò, alle porte di Barcellona. E, malgrado quanto visto nelle presentazioni, le monoposto si sono mostrate in vesti decisamente differenti.
A dispetto di come eravamo abituati, è stato bello poter osservare molte soluzioni tecniche distinte, le une dalle altre. L’obiettivo del nuovo regolamento imposto dalla FIA è quello di vedere in pista monoposto che producano una scia pulita, per permettere ai rivali che stanno alle spalle di poter seguire le macchine davanti con più facilità. E avere, quindi, gare più imprevedibili.
Allo stesso tempo, dopo l’era di dominio Mercedes, spezzata l’anno scorso dalla Red Bull e da Max Verstappen, la Federazione Internazionale spera anche che nessuna delle scuderie abbia trovato un’innovazione tale da avere un enorme vantaggio, rispetto al gruppo di inseguitori.
Per il momento, in tal senso, non ci sarebbero campanelli d’allarme e a confermarlo è Nikolas Tombazis, responsabile tecnico FIA per le monoposto: “Abbiamo visto alcune sorprese qua e là. Rispetto a quanto ci aspettassimo, alcune aree delle monoposto sono più diverse tra loro. Questo vuol dire che gli ingegneri hanno cercato di trovare soluzioni innovative sbizzarrendo tutta la loro creatività e capacità – ha raccontato Tombazis – Tutto quello visto sulle vetture oggi rientra tranquillamente all’interno di quella che pensiamo sia un’interpretazione equa delle regole“.
Sicuramente, oltre alle pance “incavate” della Red Bull, ad attirare l’attenzione di media e tifosi ci ha pensato il design super scolpito della F1-75 del Cavallino Rampante. Una soluzione in netto contrasto con la filosofia portata in pista da Mercedes, ad esempio: “Almeno inizialmente, credo che le attuali monoposto abbiano una differenziazione più visibile in termini di figura“, ha concluso.