Credits: Colombo Images
Ben lungi dal seguire la filosofia secondo cui “Occhio per occhio, dente per dente”, Mattia Binotto ha infatti dichiarato di non sospettare in alcun modo della palese superiorità dimostrata dal motore Honda su Red Bull e Toro Rosso. E questo nonostante le numerose critiche rivolte da diversi team del Circus alla Ferrari nell’ultimo mese.
La scorsa gara, la penultima della stagione, con Max Verstappen e Pierre Gasly, Honda ha conquistato uno straordinario 1-2. Da cardiopalma la volata finale del giovane pilota francese, appaiato con la Mercedes di Lewis Hamilton fino alla linea del traguardo.
Non succedeva da 28 anni che Honda conquistasse un primo e un secondo posto. Era il 1991, e i protagonisti erano nientemeno che Ayrton Senna e Gerhard Berger.
Come riporta soymotor.com, ai microfoni della stampa italiana, il Team Principal Ferrari ha affermato di non volersi interessare delle dinamiche altrui, ma che desidera solo tenere la testa bassa sul lavoro da svolgere a Maranello.
Non sorpreso dalla superiorità del motore Honda, ha dichiarato che sarebbe ingiusto parlare della doppietta come qualcosa di sorprendente e strano.
Le affermazioni di Binotto arrivano dopo le parole di Sebastian Vettel in conferenza stampa, quando il tedesco ha scherzosamente ammesso di nutrire un qualche sospetto per la velocità del motore giapponese. “Non sono in grado di spiegare cosa fanno, so solo come lavoriamo noi. La sua velocità era alta (del motore Honda), ma dire che fosse sorprendente sarebbe ingiusto”.
“Max è stato un paio di decimi di secondo più veloce, quindi abbiamo del lavoro da fare, ma abbiamo ridotto un grande divario dall’inizio della stagione” – ha sottolineato il capo Ferrari.
Binotto ha inoltre invitato ad analizzare questa stagione con un sguardo a 360 gradi, per capire cosa effettivamente manca alla Rossa per vincere. “Abbiamo vinto quando abbiamo avuto l’auto più veloce e affidabile; stiamo andando avanti. Abbiamo identificato i nostri punti deboli e questo ci dà speranza per l’anno prossimo. Se guardiamo nell’insieme quest’anno, abbiamo perso perché abbiamo ancora bisogno di un paio di decimi di secondo” – ha poi concluso.
IL MOTORE FERRARI NON È PIÙ IL PUNTO DI RIFERIMENTO
Fino a qualche gara fa, la Ferrari si era trasformata nella squadra da battere: velocissima sui rettilinei e con una ritrovata fiducia nelle prestazioni in qualifica e gara.
Ma le cose sono cambiate piuttosto in fretta, tanto che, al momento, il vantaggio guadagnato dagli uomini di Maranello sembra essere svanito.
Con malizia, c’è chi fa coincidere questa nuova fase di difficoltà e delusioni in rosso con la pubblicazione di alcune direttive tecniche da parte della FIA, che avrebbero ostacolato la serie di vittorie firmate Ferrari.