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Dichiarazioni

Sainz: “Le potenzialità della Ferrari? Ne capiremo di più solo in Bahrain”

In meno di un anno Carlos Sainz è stato capace di entrare perfettamente all’interno della famiglia Ferrari; un capitolo però quello del 2021 che va ora archiviato per far spazio a una stagione nuova ormai alla porte

Manca sempre meno all’inizio di una stagione cruciale per la Ferrari e per i suoi piloti. Ed a meno di una settimana dalla presentazione della F1-75 Carlos Sainz è stato intervistato dal Corriere della Sera proprio in merito alle prospettive future; ma non solo. C’è stato spazio per parlare dei colleghi, della tanto discussa polemica di Abu Dhabi, perfino del rinnovo contrattuale e del padre – il campione di famiglia.

Come descrivere la F1-75? Differente dalle macchine viste negli ultimi anni. Innovativa al massimo”, queste le parole ponderate dal madrileno decisamente poco interpretabili. Potevano essere diverse? Certo che no. Ma qualcosa in più è stato detto più in generale sulle nuova generazione di vetture: “Sino allo scorso anno abbiamo guidato le auto migliori della storia della Formula 1. Ben bilanciate ma dispettose, se perdevi il controllo per un istante andavi a sbattere. Questa Ferrari mi sembra ancora più reattiva, le sospensioni sono più rigide; dovremo abituarci a gestirla”.

Capire come adattarsi alla monoposto sarà un tema, ma ancora più importante sarà comprendere se questa sarà finalmente quella che potrà portare risultati soddisfacenti. “Se è facile da guidare, tutto emerge più in fretta ed in tempi sul giro arrivano quasi da soli. Poi devi comparare i dati con quelli degli altri. Non credo basti il primo test a Barcellona, ma in Bahrain qualche informazione certa l’avremo.

Questo 2022 ha sicuramente un peso non trascurabile, e per quelli di Maranello la vigilia è piena di aspettative e carica di energie e positività. “Penso che l’esperienza dello scorso anno abbia fatto bene a tutti noi. Nei corridoi incontro persone sorridenti, toniche e fiduciose. Non vedo stress, vedo voglia di far bene”.

L’EX E IL PARAGRAFO ABU DHABI

Carlos Sainz non è nuovo a compagni difficili. Charles Leclerc non è il primo pilota ostico con cui ha dovuto confrontarsi, ricordando il suo passato in Toro Rosso con affianco nondimeno che il novizio campione del mondo Max Verstappen di cui ammiro la sua capacità di essere veloce in ogni situazione, il coraggio che mostra nel tentare una via propria, un sorpasso critico”. Non dimenticando nemmeno il capitolo McLaren condiviso con la stella britannica Lando Norris. Avventure queste dove lo spagnolo non ha mai sfigurato nonostante in molti più volte lo abbiano considerato il secondo in comando.

In realtà “non tutti mi trattano da outsider”. “Chi capisce di questo sport, chi ha lavorato con me sa che non lo sono affatto. Quando Mattia Binotto mi chiamò in Ferrari sapeva che avrei potuto fare un buon lavoro, che so essere molto veloce. A chi pensa che il mio livello non sia altissimo non presto attenzione perché non conosce la Formula 1″.

In merito al controversissimo episodio avvenuto a Yas Marina: Nei panni di Hamilton mi sarei sentito molto male. E sono rimasto sorpreso che abbia evitato di piantare un casino alla fine della corsa. Perdere il titolo all’ultimo giro in quel modo è proprio dura da accettare. Lo stimo più di prima per come è riuscito a comportarsi. Sul podio abbiamo scambiato qualche parole, era davvero in difficoltà”.

Serve non ripetere lo stesso errore. Ogni partita di calcio generale una polemica. Ecco, bisogna evitare che la Formula 1 si avvicini a quelle tensioni. Però la situazione non mi pare disastrosa, sono convinto che ci vada verso un miglioramento”, così invece riflettendo sul lato FIA.

RINNOVO E…

È innegabile come in Spagna quando si parli di Sainz l’immaginario collettivo voli piuttosto a Carlos Sainz Senior, il padre. “È lui il capo, la mia guida. Mi aiuta con la sua saggezza. È un vero atleta. E sono convinto che il prossimo anno potrà vincere di nuovo quel raid”.

Lo si dice da un anno la coppia Leclerc-Sainz è la migliore per competitività in griglia. Ma è anche la più bella? “Sono di parte ma credo di sì. Anche guardando alla qualità personali: siamo simili, abbiamo un ben rapporto, cerchiamo di tenere in alto la bandiera italiana e il nome Ferrari facendo bene il nostro mestiere. Che non vuol dire soltanto essere veloci”.

Ma in casa Ferrari quando si parla di piloti il pensiero è uno, ed è quanto fatto da Michael Shumacher al volante della Rossa. Tutti ne parlano. “Da quando sono in Ferrari ascolto molte storie che riguardano Michael. È un uomo che avrei voluto conoscere, averlo come compagno per capire come riusciva ad essere così speciale. Ogni meccanico parla di lui ed è bello ascoltare come fu in grado di conquistare un intero gruppo, di trascinarlo, circondato da stima e affetto”.

Alla fine del 2022 il contratto scadrà ma già si parla di rinnovo: “Come ha detto Binotto, siamo entrambi soddisfatti e abbiamo intenzione di continuare insieme. Questo inverno sarà un’opportunità per trovare un accordo. Ci stiamo provando. Diventare campione con la Ferrari è la mia ambizione massima. Mi piacerebbe rinnovare il più presto possibile”. Ultima la scommessa sul prossimo campione del mondo: Escludendo me? Non so. Dico Charles per il bene della Ferrari, ma vorrei dire Sainz”.

Published by
Silvia Quaresima