Credit: Red Bull Racing Press Area
Ancora non è stata scritta la parola fine sulle vicende del GP di Abu Dhabi. Sappiamo tutti quante polemiche abbia scatenato la decisione di Michael Masi, che ha di fatto consegnato il mondiale 2021 a Max Verstappen. La FIA ha avviato un’indagine sull’operato del direttore di gara e, nei prossimi giorni, dovremmo sapere la decisione finale. Stando a quanto riportato, infatti, i risultati dell’inchiesta dovrebbero essere presentati il 14 febbraio e poi esposti al pubblico. La scuderia Red Bull, avvantaggiata dalla decisione di Masi, vuole comunque vederci chiaro. Per questo motivo Jonathan Wheatley, team manager della scuderia austriaca, ha dichiarato che spera in un risultato dell’indagine che porti chiarezza nel regolamento.
“E’ molto importante che la FIA conduca la propria investigazione” ha dichiarato. Il risultato dell’indagine dovrà fornire, però, prove consistenti sull’operato della direzione di gara in modo che sia tutto estremamente limpido. “Il ruolo del direttore di gara e degli steward è molto complesso e, se parliamo della consistenza delle decisioni prese, vogliamo chiarezza”. Il pubblico chiede spettacolo, ma non sempre i tifosi hanno ragione: “A tutti piace la politica del ‘lasciar correre’, ma ci sono delle regole che stabiliscono le penalità e le conseguenze delle proprie azioni in pista“.
Secondo Wheatley, la chiarezza del regolamento deve venire dai vertici alti. “L’area riguardante il regolamento deve essere imposta dall’alto. Il World Motor Sport Council (che si è recentemente riunito per mettere la parola fine alla vicenda, ndr) deve esplicitare inequivocabilmente i principi di base da seguire e, poi, la FIA deve farli rispettare”. Il compito dell’organizzazione rimane quello, appunto, della chiarezza, da perseguire congiuntamente ai team: “La FIA e le scuderie devono lavorare insieme per assicurare un’applicazione equa delle regole”.
La decisione che verrà presa, pertanto, non dovrà limitarsi ai fatti di Abu Dhabi. Quello che le squadre chiedono è la chiarezza del regolamento e delle sue applicazioni. Non deve ripetersi la possibilità di interpretare le regole da parte del direttore di gara. A tutti piace vincere. Ma a nessuno piacciono le polemiche. E Red Bull vuole riconfermarsi senza dare spazio alle vicende extra-pista.