peggiori circuiti 2024

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Con il record di gare per quest’anno, la Formula 1 metterà piede su innumerevoli circuiti, vediamo insieme i peggiori in calendario nel 2024

Con 24 sedi diverse in 21 Paesi e cinque continenti, la Formula 1 è davvero uno sport globale. Per quest’anno sono state apportate modifiche per ridurre le emissioni, ma il Circus è destinato a viaggiare in quasi ogni angolo del mondo. Vediamo insieme in un’analisi di redazione quali sono i peggiori circuiti del 2024.

I tracciati da migliorare

Circuito internazionale del Bahrain, Bahrain

La prima tappa della stagione, ma che produce poche emozioni in termini di spettacolo in pista. Il Duello nel Deserto del 2014 tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg rimane il migliore. Il circuito è un’altra delle creazioni di Tilke, ma non una delle più riuscite.

Circuito di Albert Park, Australia

SOS DRS: si fatica ancora a capire quante zone vadano messe per rendere spettacolare il circuito. Nel 2022 c’erano quattro zone DRS, ma in seguito sono state ridotte a tre, dimostrando la volontà degli organizzatori di cambiare in meglio per cercare la soluzione migliore. La nota più bella del circuito australiano è sicuramente l’affetto dei tifosi durante il weekend di gara.

Hungaroring, Ungheria

Appuntamento fisso del calendario di Formula 1 dal 1986, l’Hungaroring assomiglia a un circuito di karting con i suoi brevi e bruschi colpi in accelerata e le curve a media velocità. Ha regalato alcune belle gare, con la vittoria a sorpresa di Daniel Ricciardo nel 2014 e di Esteban Ocon nel 2021. In generale però viene si celebra la sua vicinanza a Budapest piuttosto che la gara in sé.

I peggiori circuiti del 2024

Jeddah Corniche Circuit, Saudi Arabia

Il tracciato è uno dei più pericolosi. Verstappen lo ha descritto come il peggiore del calendario in termini di sicurezza. È veloce ma, a differenza di Monza, ha muri simili a quelli di Monaco e 27 curve, il che significa che gli incidenti sono sempre dietro l’angolo.

Autodromo internazionale di Miami, Stati Uniti

Una volta superata la novità del circuito costruito attorno ad uno stadio, Miami non ha molto altro da offrire. Le curve sono troppo strette e i rettilinei troppo lunghi, il che significa che entrambe le gare disputate finora non hanno regalato nulla di entusiasmante.

Circuito di Barcellona-Catalunya, Spagna

Il circuito di Barcellona non è un brutto tracciato, ma non è abbastanza emozionante da meritare una lunga permanenza in Formula 1. A dire il vero, il suo tempo sembra contato. Si vocifera infatti di un trasferimento a Madrid nel 2026, che sarebbe un gradito cambiamento rispetto all’offerta attuale.

Autódromo Hermanos Rodríguez, Messico

L’atmosfera forse migliore dell’intero Circus, rovinata da uno dei peggiori tracciati. L’Autódromo Hermanos Rodríguez è stato riportato in auge nel 2015 soprattutto grazie alla popolarità di Sergio Perez, ma anche se la sezione dello stadio è esteticamente piacevole, non offre le migliori curve per le gare. È simile a Monza nel suo layout, ma non è neanche lontanamente emozionante come la sua controparte italiana.

Circuito internazionale di Losail, Qatar

Il Qatar potrebbe crescere in popolarità grazie alla sua collocazione più tardiva a dicembre ma, per ora, è uno dei tracciati peggiori per la sua capacità di spingere oltre i limiti accettabili i fisici piloti a causa dell’eccessivo calore che si viene a creare tra lo sforzo del pilota e l’energia generata dalla vettura. Le temperature ancora più elevate di quelle di Singapore hanno portato gli atleti a ritirarsi (nella gara del 2023) e ad ammettere successivamente di aver perso conoscenza in alcuni punti del tracciato. In generale l’emozione della gara ha lasciato molto a desiderare.

Circuito di Yas Marina, Abu Dhabi

Abu Dhabi continua a beneficiare del fatto di essere la gara finale della stagione. Ma a parte l’atmosfera di fine anno scolastico, ha poco da offrire. Gli organizzatori hanno fatto uno sforzo, sostituendo una chicane lenta con un primo settore più veloce nel 2021, ma non è comunque un circuito che rimane impresso nella memoria.

Circuiti non valutabili

Circuito internazionale di Shanghai, Cina

Il Circuito Internazionale di Shanghai non è affatto estraneo al mondo della Formula 1 ma, dopo quattro anni di assenza, non si sa ancora che tipo di gare potrà offrire nell’era moderna. Dobbiamo ancora vedere come si comporterà il tracciato con le nuove vetture regolamentari, ma dal progetto sembra che ne possa uscire una bella gara. Ma sulla carta è una cosa, dovremo aspettare il 21 aprile per vedere come sarà effettivamente.

Circuito di Las Vegas Strip, Stati Uniti

Con una sola gara disputata, è difficile dare a Las Vegas una valutazione onesta. È stato un weekend di alti e bassi, iniziato con un disastro quando una valvola dell’acqua allentata ha distrutto la Ferrari di Carlos Sainz. Ma la gara in sé è stata davvero emozionante, con tre piloti in testa a un certo punto. Ma quanto di tutto ciò è stato merito del circuito e quanto delle temperature fredde e della superficie slick? Non ci resta che aspettare, vedere e valutare.