Credit: Scuderia Ferrari Press Office
Più volte durante il corso della stagione, le scintille tra Vettel e Leclerc hanno rischiato di causare una grandissima esplosione. Il quattro volte campione del mondo non ha la minima intenzione di farsi da parte in favore del ben più giovane e rampante monegasco, voglioso di emergere e riportare il titolo a Maranello. Con i discorsi campionato costruttori e piloti ormai chiusi in favore della Mercedes, i giochi sono rinviati al prossimo anno, stagione in cui, secondo Alain Prost, la Scuderia Ferrari dovrà tenere d’occhio la sua situazione piloti.
Guardando al futuro, il campione francese ritiene che il prossimo anno Mattia Binotto dovrà superarsi per mantenere la pace all’interno del team. “La situazione è davvero complicata. Inizialmente era Vettel, con la sua esperienza, a essere considerato il pilota numero uno della squadra”, ha affermato Prost durante un’intervista. “Visto il corso degli eventi, però, la situazione è diventata difficile da gestire”.
Leclerc, infatti, dalla fine della pausa estiva, ha superato il suo compagno di squadra in termini di pura velocità ed è riuscito a conquistare le sue prime due vittorie in carriera in Formula 1. L’apice di questi eventi si è raggiunto durante il Gran Premio di Sochi, in seguito agli ordini di squadra “aggirati” da parte di Vettel. Se entrambi i piloti della scuderia italiana hanno minimizzato l’accaduto durante le interviste, la battaglia per la supremazia in Ferrari continua imperterrita.
Il rischio maggiore, secondo Alain Prost, è non rischiare di replicare la situazione che ha portato la McLaren a perdere il titolo nel 2007. “Vedo che la Ferrari continua a migliorarsi e la lotta tra Charles e Sebastian dovrà essere gestita. Non sarà facile perchè se la monoposto sarà competitiva potrebbero sfidarsi per il titolo. Dovranno stare attenti a non regalare il campionato alla Mercedes”.
Il direttore della Renault F1 ha ammeso di essere molto colpito dallo sviluppo e dalla fioritura del monegasco in così poche gare. “È già una star. La vera sorpresa è stata la sua capacità di adattarsi allo status di pilota numero uno in un team come la Ferrari, squadra che non si è mai affidata a giovani piloti. È la prima volta. Non è facile resistere alla pressione. Lui la sopporta bene nonostante alcuni momenti difficili. In termini di maturità è davvero impressionante“.