Credits: Pirelli Press Area
Lo avreste mai detto? I pit stop in Formula 1 sono troppo veloci. A dirlo è stata la stessa FIA. Nel corso delle gare precedenti ha tenuto d’occhio e analizzato a fondo le soste dei vari piloti, indipendentemente dal team di appartenenza. Sembra infatti che i tempi di reazione siano (fin troppo) impressionanti. Un dato, questo, che secondo la Federazione sarebbe possibile solo grazie all’implementazione di processi automatizzati. Qual è il problema? Si tratta di un’operazione che, per regolamento, non dovrebbe essere possibile.
L’articolo 12.8.4 sottolinea infatti come “i dispositivi utilizzati per montare o rimuovere le componenti di fissaggio degli pneumatici possono essere alimentati solo ad aria compressa o azoto. Qualsiasi sistema costituito da sensori può agire solo in modo passivo“. Appellandosi proprio a questa parte del regolamento, la FIA è determinata a rallentare i pit stop a partire dal GP di Ungheria. Nello specifico, oltre a essere contro regolamento, la possibilità di utilizzare procedimenti automatizzati è vista dalla Federazione anche come una mancanza di sicurezza nei confronti dei meccanici impegnati ai box.
Sulla base di queste considerazioni, attraverso un comunicato ufficiale, la FIA ha fatto sapere ai team che dalla gara di Agosto saranno introdotte tolleranze tali da permettere tempi di reazione umani. E non, quindi, supportate da processi automatizzati più rischiosi. A tal proposito, queste nuove procedure prevedono uno 0.15 secondi dal momento in cui viene effettuata l’operazione di serraggio del dado, fino al momento in cui la vettura viene rilasciata. Allo stesso modo, 0.2 secondi dal momento in cui il martinetto viene abbassato per far ripartire la vettura, al momento in cui il pilota riceve effettivamente il segnale per tornare in pista.
“Per motivi di sicurezza“, si legge nella nota della FIA sulle nuove tempistiche dei pit stop, “ci aspettiamo anche che lo scarto minimo di tempo tra l’inizio della procedura di sgancio del cric e il segnale verde dato al pilota sia pari ad almeno 0.2 secondi“. Una descrizione che si ripete poi per quanto riguarda gli 0.15 secondi. In particolare, a partire dal momento in cui la FIA ha preso la decisione, i team hanno a disposizione 3 gare per adeguarsi a queste nuove richieste.