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Anche quest’anno il campionato di Formula 1 si avvia verso la conclusione nell’ormai iconico GP di Abu Dhabi. Lo Yas Marina Circuit, quest’anno alla decima presenza in calendario, è stato teatro negli anni di finali decisivi, come quello del 2016, che vide il trionfo nel campionato piloti di Nico Rosberg, e colpi di scena incredibili, come la vittoria di Kimi Raikkonen nell’edizione 2012 alla guida della Lotus E20. Come di consueto, Pirelli ha reso pubblica la scelta degli pneumatici che le scuderie potranno montare quest’ultimo weekend di gara del 2019.
La pista emiratina disegnata dal progettista tedesco Hermann Tilke è famosa per essere poco severa in termini di degrado gomme. Storicamente il GP di Abu Dhabi è stato dominato da strategie a singola sosta, scelta che verrà probabilmente riproposta anche questo fine settimana dai top team. Per via dell’asfalto regolare ed omogeneo del tracciato, Pirelli ha deciso di mettere a disposizione dei team le mescole più morbide del pacchetto 2019. Le gomme sono state scelte per assicurare alte performance senza sacrificare aderenza. Come afferma lo stesso Mario Isola, direttore Pirelli del reparto corse: “C’è alta probabilità di vedere infranti i record precedenti della pista, grazie alla ormai profonda conoscenza da parte delle scuderie degli pneumatici 2019″.
Se domenica i quasi 4500 riflettori dell’impianto di Yas Marina spegneranno le luci sul campionato, i team proseguiranno con i lavori fino a metà della prossima settimana. Dopo aver archiviato la stagione 2019, le scuderie inizieranno da subito i test in ottica 2020 e 2021. In merito ai test futuri, Mario Isola dichiara: “Abu Dhabi segna la fine di un’altra stagione molto lunga, ma i lavori continueranno anche dopo il GP. Eseguiremo una serie di test che vedranno impegnati i team di Formula 1 e Formula 2 provando pneumatici da 18 e da 13 pollici“.
“I due giorni di test ufficiali dopo il GP saranno molto importanti, perché permetteranno ai team di comparare gli pneumatici 2020 con quelli 2019 in condizioni specifiche e significative con auto appositamente adattate”. La Pirelli, dal 2011 fornitrice unica di pneumatici per Formula 1 e classi minori, sta lavorando infatti sui compound per la prossima stagione. Dopo le prime critiche ricevute ad Austin, la casa italiana troverà in Abu Dhabi un ottimo banco di prova. Isola però ci tiene a specificare quali siano le prerogative Pirelli: “Prima di guardare ai test, abbiamo un ultimo GP da disputare”.