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Il fine settimana della Ferrari è stato indiscutibilmente positivo guardando allo scontro diretto con la McLaren. La Rossa lascia Città del Messico superando quelli di Woking grazie al quinto posto di Leclerc e al sesto di Sainz; il risultato dei piloti però non rispecchia a tutti gli effetti la performance messa in evidenza dai due durante il GP.
Lo spagnolo si è trovato più a suo agio rispetto al compagno di squadra sul tracciato della capitale centroamericana. Una condizione che si è rispecchiata in un miglior passo sia in qualifica che in gara. Nonostante ciò è inevitabile non attestare come comunque il monegasco si sia ritrovato davanti per gran parte della corsa, e che si sia atteso lo swap ordinato dal team per permettere al classe ’95 di sopravanzarlo.
L’ordine di scuderia è stato imposto nel tentativo di riacciuffare Gasly. Anche se il pensiero di riprenderlo è stato quasi utopico dato che il francese ha dimostrato di essere sempre in controllo. Non essendo riuscito nell’impresa, nelle ultimissime tornate Sainz ha dovuto ricedere la posizione a Leclerc malgrado il distacco che si era creato fra i due a testimonianza della maggior rapidità del madrileno. Una decisione che ha fatto storcere il naso proprio per quest’ultimo motivo.
“Sono stato veloce per tutto il weekend. Quando l’ho raggiunto, Charles mi ha fatto passare. C’era pure l’opzione di lottare con lui, ma avremmo perso del tempo e l’obiettivo in quel momento era cercare di raggiungere Pierre. Nel momento in cui non sono riuscito l’ho fatto ripassare. È una cosa già vista, l’importante è aver fiducia e rispettare gli ordini che ci vengono dati perché è una situazione che potrebbe ripresentare più avanti”, le parole del numero 55 riportate da SoyMotor che rispondono alla domanda che ci eravamo posti all’inizio.
“Se avessi avuto maggiori possibilità di successo se avessi superato prima? È difficile dirlo. Proprio quando sono arrivato dietro a lui, Charles stava doppiando una Williams e una Alpine. Non ho comunque intenzione di mentire: lì ho perso due o tre secondi. Vedremo cosa avremmo potuto fare di diverso e impareremo per la prossima volta”.