Come si può notare dalla scocca della monoposto italiana, disegnata dal connazionale Luca Furbatto, il muso è caratterizzato da una “proboscide” come quello McLaren che ha saputo esprimere alla perfezione le nuove regole fornite dalla FIA. La vettura faentina ha riportato sotto l’airbox una feritoia capace di fornire aria e raffreddamento a particolari molto importanti per il funzionamento della monoposto. Si nota anche che l’ala posteriore, a differenza delle altre monoposto, non ha alcun pilone di sostegno ma si appoggia sulle proprie pareti che, probabilmente, sono ancorate al sottoscocca.