La Ferrari sta vivendo davvero una giornata nera, una di quelle che non si vedevano da anni. Dopo l’annuncio del passaggio di consegne alla Presidenza tra Luca di Montezemolo e Sergio Marchionne, a scombussolare l’ambiente di Maranello ci si è messa la notizia della morte di Emilio Botin, banchiere spagnolo e presidente del Banco Santander, un durissimo colpo per il mondo della finanza mondiale. Botin, uomo simbolo di uno dei main sponsor del Cavallino Rampante e più grande sostenitore e fautore dell’arrivo di Fernando Alonso in Rosso è venuto a mancare all’età di 79 anni a causa di un attacco cardiaco. «Piango la scomparsa di un grande amico e di uno straordinario imprenditore con il quale in questi anni ho condiviso bellissimi momenti sportivi e non – ha dichiarato Luca di Montezemolo – La Ferrari lo ricorderà sempre come uno dei suoi tifosi più appassionati e a lui dobbiamo il grande supporto di Santander che va ben oltre il puro rapporto commerciale».
Nato a Santander il 1° ottobre 1934, possiamo definirlo un figlio d’arte visto che già apparteneva a una famiglia legata al mondo della finanza. A 26 anni entra nel consiglio di amministrazione del Banco Santander e a 52 anni assume dal padre la carica di Presidente di una delle banche che nel tempo si è trasformata in una delle più importanti d’Europa con un i suoi 200 mila impiegati e 1.400 miliardi di euro di fondi raccolti. Nel lutto si è unita anche la McLaren e Ron Dennis in prima persona, che ha voluto sottolineare la sua vicinanza alla famiglia del 79enne: «Emilio era un grande uomo di affari, che ha fatto diventare la Santander quella che è oggi: una delle maggiori istituzioni finanziarie del mondo. Amava per davvero il Motorsport e mis ento solo di dire che il mondo ha perso un grande uomo. Mando le mie condoglianze alla famiglia».