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Montezemolo, meeting a Maranello per la Formula 1 del futuro dopo il fallimento 2014!

La Ferrari vuole cambiare la Formula 1 e lo fa sapere via comunicato stampa. Continua il tam tam mediatico dietro al Cavallino Rampante: dopo la minaccia di lasciare il Circus e la seguente smentita da Maranello, indicando i colleghi del Wall Street Journal come dei manipolatori, Luca Montezemolo avrebbe chiesto un incontro ai vertici della Formula 1 per discutere sul futuro della categoria come hanno riportato anche Arianna Ravelli sulle pagine del Corriere della Sera e anche Autosport. Il numero uno di Maranello ha inviato una e-mail a Bernie Ecclestone e a Donald McKenzie, CEO della FOM e presidente della Cvc, per organizzare un meeting nel quartier generale della Rossa in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza.

La missiva di Montezemolo è una specie di chiamata generale col solo scopo di esaminare nuove proposte per il bene della Formula 1, con un occhio a tecnologia, contenimento dei costi, spettacolo e tifosi. Il presidente della Ferrari ha intenzione di non limitare l’incontro alle squadre e alla Federazione ma di creare un vero e proprio tavolo di discussione invitando anche stampa, televisioni e new media, colossi del calibro di Google, Apple, Facebook e Twitter provando ad allargare il panorama della Formula 1 ai nuovi canali di informazione per incentivare gli spettatori e attrarre gli sponsor. Eppure permetteteci di fare qualche piccola puntualizzazione. La notizia del workshop arriva dopo una settimana tribolata per la Ferrari: dopo la debacle andata in scena in Canada, sono seguitele ormai note estraneazioni del numero uno di Maranello, minaccioso nell’affermare il volere di lasciare la Formula 1 nel caso i regolamenti non cambino. La Rossa aspettava con estrema ansia la stagione 2014, un campionato che sarebbe iniziato da zero per tutti i team, cambi regolamentari netti e importanti, voluti anche dal Cavallino Rampante che ricordiamo è l’unico team a disporre un diritto di veto che potrà essere esercitato per bloccare nuove norme regolamentari che risultino sgradite. Anno nuovo, vita nuova. Un campionato che avrebbe riportato tutti sullo stesso piano: a Maranello pensavano di partire con un certo vantaggio sulla concorrenza e invece non è stato così.

C’è chi non apprezzerà la nostra analisi, eppure l’appello della Ferrari, che più che altro sembra un allarme Rosso, arriva in ritardo perché motivato da un’incapacità del Cavallino di reggere al confronto di Mercedes e Renault. Non è voler mettere il dito nella piaga, ma se il team di Maranello avesse dominato i primi 6 dei 7 Gran Premi disputati fino ad ora, secondo voi la Rossa avrebbe divulgato il medesimo comunicato? E poi, se Montezemolo vuole lavorare anche per i tifosi, perché proprio la tifoseria è la grande assente di questo meeting? E qui non si parla di sfegatati della Ferrari o iscritti a Scuderia Ferrari Club, sarebbe troppo semplice. Qui si parla di amanti e tifosi della Formula 1. Se veramente il presidente della Rossa vuole venire incontro anche agli appassionati, deve parlare con chi la Formula 1 la segue e la ama, con tifosi di Red Bull, McLaren, Mercedes, Toro Rosso, Force India e molti altri. In Italia non tutti tifano la Ferrari e per vederlo e capirlo, basta osservare che anche le tribune di Monza non sono più tinte solo dal classico colore che da sempre caratterizza le vetture di Maranello.

«La Formula 1 scorre da oltre mezzo secolo nelle vene della Ferrari e per questo la Casa di Maranello si è sentita in dovere di muoversi per correggere la rotta che lo sport pare aver preso. Ha deciso di farlo con un atto formale, che è però una proposta concreta, attraverso una lettera del Presidente Luca di Montezemolo al titolare dei diritti commerciali, Bernie Ecclestone, e al presidente del fondo che possiede la Formula 1. Nessun ultimatum, nessuna minaccia, ma la chiamata a raccolta di tutti gli attori coinvolti nella categoria affinché ci si possa sedere intorno a un tavolo per ideare nuove proposte che consentano alla Formula 1 di rimanere un punto di riferimento nell’ambito sportivo, al pari di manifestazioni planetarie come Olimpiadi e Mondiali di calcio – si legge nel comunicato presente sul sito del Cavallino Rampante – Il presidente invita dunque a un brainstorming collettivo da parte di un gruppo che è chiamato ad agire per il bene della Formula 1. Serve il contributo di tutti, tra team, sponsor, promotori e media, affinché si possano riequilibrare i valori chiave della Formula 1. All’idea di workshop il presidente Montezemolo vorrebbe invitare anche attori di primo piano che al momento non sono coinvolti o lo sono in maniera parziale: nuovi media, social network, colossi come Google e Apple che lavorano in funzione delle persone. La Formula 1 deve essere basata sull’innovazione tecnologica, la ricerca e lo sviluppo ma tutto questo deve avere costi sostenibili e soprattutto deve essere portato avanti nell’ambito di un prodotto che sia in grado di offrire spettacolo. Perché allo spettacolo sono legati i partner commerciali, gli sponsor e soprattutto i tifosi, i veri consumatori del prodotto Formula 1. Trovare il giusto mix tra questi ingredienti sarà vitale per la sostenibilitá e il successo futuro del nostro amato sport».

Published by
Eleonora Ottonello