Twitter, fin da subito ha iniziato stringersi virtualmente attorno al 7 volte Campione del Mondo di Formula 1, con messaggi arrivati da piloti (Fernando Alonso, Jenson Button, Sebastian Vettel, Felipe Massa, ecc. e molti ex colleghi come Rubens Barrichello, Jarno Trulli, Giancarlo Fisichella, David Coulthard, ecc.. protagonisti insieme a lui ad infinite battaglie in pista), Flavio Briatore, Stefano Domenicali, Jean Todt, Ross Brawn, il Presidente della Ferrari, dalla Scuderia Ferrari, Mercedes, Williams e tanti altri team di Formula 1, ma dal Motomondiale: Valentino Rossi, Max Biaggi, calciatori come Alex Del Piero, ciclisti, campioni dello sci, politici come Angela Merkel, cantanti, attori.. e soprattutto dai suoi tifosi, fans, appassionati, tra cui molti che hanno seguito la sua epoca agonistica…I vari #Schumi e #Forza Schumi sono stati presi d’assalto, in cui scrivere il proprio sostegno al Campione. Anche Facebook è stato invaso da pagine, post, foto, video con dediche al pilota tedesco. A Milano, alla stazione centrale c’è l’albero di natale su cui è stato appeso un poster, e molti messaggi scritti.
Ma perché il mondo è così in apprensione per Michael Schumacher con un’attenzione mediatica straordinaria per uno sportivo che è già entrato nella storia per i suoi 7 titoli mondiali vinti in Formula 1, in queste ore? Come e perché è diventato speciale?
La riflessione viene portata alla luce da una recente intervista di Franco Nugnes sul sito Omniauto.it. Michael Schumacher, nonostante la forte antipatia che suscita in molte persone, non solo tra gli appassionati della F1, anche in molti addetti, per atteggiamenti, e altri motivi, è entrato nella storia del motorsport, ha vinto più titoli (7 in totale con Benetton nel 1994 e 1995 e Ferrari dal 2000 al 2004), considerato tra i più grandi campioni della Formula 1, anche perché detiene la gran parte dei record del circus, in quanto ha conseguito oltre ai titoli iridati, il maggior numero di Gran Premi vinti (91), di Pole Position, di Giri Veloci in gara, di Hac Trick (pole position, vittoria e giro più veloce nello stesso weekend di gara). Il primo tedesco ad essere diventato campione del mondo di Formula 1, l’icona più popolare dello stesso Circus fino al 2006, secondo un sondaggio fatto dalla FIA.
Probabilmente, questi sono motivi per i quali Schumi è al centro dell’attenzione di tutti che stanno passando le ore a pregare, a sperare, augurare che il tedesco possa riprendersi presto, e sperare anche nella sua vena combattiva, perché lui è un combattente, tutti lo abbiamo visto in pista, uno che è riuscito a riportare in alto la Ferrari dopo anni di delusioni, un trascinatore, perfezionista, ha passato ore e giorni a curare l’aspetto fisico e mentale con duri allenamenti, perciò in molti credono aggrappandosi a questa sua capacità alla sua forte tempra, che possa farcela anche stavolta.