Credits: © McLaren Press Area
La fuga di cervelli in McLaren-Honda continua. Jost Capito è rimasto in carica 5 mesi e ha ufficialmente concluso il suo mandato a Woking due giorni or sono, ma non è il solo. Il team ha inoltre confermato l’addio dello storico team manager Dave Redding a vantaggio della Williams e il suo compito d’ora in poi verrà affidato alla responsabilità di Paul James e Andrea Stella.
L’era di Zak Brown è appena iniziata e ogni eredità di Ron Dennis viene capillarmente devitalizzata o lasciata libera di allontanarsi, per eliminare il clima da “bagno di sangue” come lo aveva definito Dennis stesso. C’è chi, tuttavia, continua a sostenere la propria visione pessimistica sul futuro della McLaren-Honda e si tratta di Giancarlo Minardi, il quale attraverso il proprio blog ha commentato la situazione della squadra inglese.
“Segnali sinonimo di sfacelo all’interno di un team glorioso, simbolo della Formula 1, che sta vivendo un importante passaggio di competenze e proprietà. Jost Capito poteva essere una figura importante, visto il suo passato. L’abbandono, unito a quello del team manager, ci raccontano momenti di tensione all’interno della scuderia. Nei giorni scorsi avevamo ventilato la possibilità di un accordo tra McLaren e BMW anche sul fronte del Circus, smentito dalla stessa casa bavarese. Si era aperto certamente uno spiraglio, chiuso proprio per il caos che sta regnando nel team.”
Memore degli ultimi due anni, Minardi è categorico nel suo giudizio e allude al possibile divorzio prematuro con Honda, qualora le prestazioni del 2017 non si rivelino soddisfacenti: “Il 2017 sarà un anno delicato per la McLaren, ma soprattutto per la Honda. I test invernali ci potranno dare le prime risposte, poiché non ho molta fiducia nella continuità del costruttore nipponico.”
La McLaren-Honda è nelle mani delle nuove regole e di come le ha interpretate. Come andrà? Tempo al tempo, ne manca ancora un po’ alla presentazione della vettura!