Esattamente in occasione della giornata di maggiore rientro scolastico per i giovanissimi italiani che hanno ripreso in mano libri e quaderni, anche in Formula 1 non si sta a guardare. È proprio il caso di dirlo: Peter Prodromou è tornato all’ovile. Dopo essere stato per quindici anni uno dei capi saldi dell’organigramma della McLaren, l’ingegnere aerodinamico, braccio destro di Adrian Newey in Red Bull, dopo la sua breve parentesi a Milton Keynes ha deciso di tornare a Woking e ieri ha portato a termine il suo primo giorno in quel della Mclaren, come confermato sul sito ufficiale della scuderia inglese. «È molto gratificante per me tornare a lavorare qui. Ho conosciuto persone nuove e rivisti visi conosciuti – ha sottolineato il nuovo chief engineer – Ho toccato con mano la voglia di tornare a vincere al più presto, riportando questa squadra al ruolo che gli compete, ovvero lottare per il mondiale. Non posso che affermare di essere deciso a dare il massimo per aiutare la McLaren ad aprire un nuovo capitolo».
Per questo gradito ritorno, anche Eric Boullier ha voluto rimarcare la sua soddisfazione: «Peter ha dimostrato di essere uno degli ingegneri più capaci e intelligenti presenti oggi in Formula 1, e tutti alla McLaren sono convinti che garantirà un contributo molto importante per concretizzare gli ambiziosi piani che il team ha nell’immediato futuro. A nome di tutto il team gli do il benvenuto nel quartier generale di Woking». Entusiasta dell’ultimo acquisto è anche Jonathan Neale, chief operating officer, che vede così il suo gruppo di tecnici aumentare in maniera significativa, soprattutto a livello di competenze: «In McLaren stiamo vivendo un momento molto delicato, una ristrutturazione interna che ha già iniziato a fornire i primi risultati. Stiamo cercando di lavorare al meglio per aiutare la Scuderia a tornare a competere per un traguardo importante. L’arrivo di Peter è molto significativo proprio sotto questo aspetto a dimostrazione dell’impegno per gli anni a venire», ha concluso Neale.