È stato a un passo dal ritiro dalla Formula 1, nel caso la McLaren avesse preferito accostare alla determinazione di Fernando Alonso alla freschezza di Magnussen. Jenson Button, classe 1980, è praticamente un veterano della Formula 1. Dopo il debutto in Williams, nel 2000, quella attuala sarà la sua sesta stagione consecutiva in McLaren. Un po’ come è per Alonso, che per la scuderia britannica ha già corso nel 2007, anche per Button è un ritorno, alle origini visto che si aggiudicò il suo unico Mondiale di Formula 1, nel 2009, con la Brawn GP, scuderia nata dalle ceneri della BAR Honda. Fernando Alonso e Jenson Button, faccio un bel balzo temporale indietro, sono già stati compagni di squadra, nel 2002 in Renault, quando il britannico era il pilota ufficiale del team transalpino mentre lo spagnolo era il pilota di riserva.
La sfida con Alonso non lo impensierisce e gli obiettivi di Button, che proprio in McLaren è riuscito a tenere testa a uno come Hamilton, sono seri: «Stimo Fernando e sono felice di poter correre in squadra con lui. È un fuoriclasse, un due volte campione del mondo, io amo avere compagni forti come termine di paragone per vedere cosa si può fare con la stessa auto. Sono motivatissimo, merito di questa squadra e anche del ritorno di un colosso come Honda. Ho sempre desiderato di confrontarmi con Fernando, sono certo verrà fuori un’ottima collaborazione a vantaggio del team». E proprio la forza della McLaren, nonostante quello che si pensi, potrebbe essere il bagaglio dei suoi drivers: «Siamo piloti esperti, che hanno girato molto, e porteranno questo bagaglio di esperienza in dote ad un team quasi nuovo – ha continuato – Io non vedo l’ora di poter scoprire la forza di Alonso, ma anche i suoi punti deboli. Mi sento come un bambino in un negozio di caramelle».
Eleonora Ottonello
@lapisinha