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Il paddock del GP degli Stati Uniti è in lutto: Dietrich Mateschitz, cofondatore di Red Bull, è morto a 78 anni. La conferma arriva dal team di Milton Keynes, che annuncia il decesso dell’imprenditore austriaco. Stefano Domenicali ha dichiarato: “Sono profondamente rattristato dalla notizia della scomparsa di Dietrich Mateschitz, un membro della famiglia Formula 1 molto rispettato e amato. Era un imprenditore visionario e un uomo che ha contribuito a trasformare il nostro sport e ha creato il marchio Red Bull. Mi mancherà tantissimo, cosi come all’intera Formula 1, e i nostri pensieri, e preghiere, sono con la sua famiglia, i suoi amici e i team Red Bull e AlphaTauri in questo momento molto triste“.
Christian Horner, team principal Red Bull, ha spiegato che: “Abbiamo appreso con disperata tristezza la notizia della morte di Dietrich. Era un uomo straordinario, per quello che ha fatto per tanti, non solo in Formula 1, ma anche nel business Red Bull, in tutte le piattaforme sportive. È lui il motivo per cui siamo qui. La sua passione per la Formula 1, e la sua visione, sono il motivo per cui ha due squadre in questo sport. Era sempre entusiasta, incoraggiante, solidale, nei giorni belli e in quelli brutti. È una fonte d’ispirazione. Mi ha dato una possibilità da giovane, mi ha sostenuto. Ti incoraggiava a pensare che nulla è impossibile e a seguire i tuoi sogni. Lui vorrebbe vederci scendere in pista e dare il massimo, e noi oggi lo faremo per lui“.
L’austriaco, nel 2004, rilevo la Jaguar Racing, fondando la Red Bull Racing, nel 2005 acquisì la Minardi e fondo la Toro Rosso, ora AlphaTauri, creando una scuderia satellite. Dal 2004 a oggi le due scuderie hanno conquistato 92 vittorie( 89 RBR e 2 AT), 6 campionati del mondo piloti( 4 con Vettel e 2 con Verstappen) e 4 titoli costruttori. Questa domenica proverà a vincere, per la 5 volta, il mondiale dedicato alle scuderie in onore del proprio fondatore.