© Scuderia Ferrari Press Area
Per rispettare le normative della FIA, il sette volte campione del mondo non aveva ancora avuto modo di salire sulla SF-24. Potrà però farlo il 4 e 5 febbraio con una versione modificata della stessa, in queste due giornate di test programmate per la Scuderia e la McLaren –con la MCL38– sul Circuit de Barcelona-Catalunya.
Non si tratta del primo test a cui Hamilton si sottopone da quando è arrivato in Ferrari. Infatti, prima di questo test incentrato sulle linee guida del distributore di pneumatici, il britannico aveva già completato altri due round: uno a Fiorano e un altro sempre a Barcellona. Entrambi, ovviamente, con la SF-23, seguendo le linee guida imposte dalla FIA di effettuare i test con una vettura vecchia di almeno due stagioni. Ma perché ora può utilizzare l’auto del 2024? Perché è un evento organizzato dalla Pirelli e si svolgerà con una vettura più recente.
Il piano è elaborato interamente dal marchio del pneumatico. Inoltre, né la Ferrari, né la McLaren, né i piloti avranno informazioni sugli pneumatici utilizzati, né sui risultati dei test. L‘obiettivo è continuare a creare e migliorare gli pneumatici entro il 2026.
L’idea è che questo test Pirelli sia completato con la vettura modificata – detta anche “mule car” – a livello di sospensioni, per adattarla agli pneumatici dell’anno prossimo. La FIA consente ai team di modificarli in modo che i livelli di deportanza e le prestazioni siano paragonabili a quelli delle auto del 2026. In questo modo, la deportanza è ridotta di circa il 20%. Ma questo non significa che Hamilton avrà un vantaggio iniziale rispetto all’anno prossimo, poiché è sottinteso che questo tipo di regole e test non sono preparati per testare i componenti reali che saranno utilizzati nella prossima stagione.
Il regolamento stabilisce: “Le auto devono includere ed essere limitate alle modifiche minime necessarie allo scopo di testare lo sviluppo degli pneumatici o per testare componenti o sistemi per conto della FIA per le future stagioni del campionato,
come determinato dalla FIA”.
Saranno consentite parti, software di prova o modifiche ai componenti che forniscano al team informazioni non correlate al test della mule car, a meno che non vengano espressamente richieste dalla FIA.