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A distanza di due settimane dalla conquista del suo terzo titolo Mondiale di Formula 1, non c’è che dire: dopo aver raggiunto il suo idolo, Ayrton Senna, nelle classifiche dei piloti più vittoriosi di tutti i tempi, il successo deve aver dato alla testa di Lewis Hamilton. Dopo la satira fatto nei confronti del suo compagno, Nico Rosberg, il pilota inglese della Mercedes ogni volta che apre bocca riesce a finire nel mirino degli appassionati. Questa volta la vittima designata di Lewis Hamilton è nientepopodimenoche Michael Schumacher, sette volte Campione del Mondo di Formula 1 e pilota che detiene attualmente il record di vittorie in carriera nella massima categoria automobilistica.
Nonostante la delicata situazione che vede l’ex pilota di Formula 1 ancora alle prese con la lenta riabilitazione dall’incidente sciistico di Meribel che lo ha costretto al coma farmacologico per quasi sei mesi, Lewis Hamilton non si fa troppi problemi a screditare le vittorie del Kaiser: «Io ho vinto i miei titoli esclusivamente grazie alle mie abilità, non ho mai fatto ricorso a ciò che ha fatto Schumacher nella sua carriera», ha commentato l’inglese citato dal tabloid tedesco Kolner Express.
Una polemica inutile causata da un fraintendimento di una domanda, secondo quanto ha riportato una fonte Mercedes ai colleghi di Omnicorse.it. In particolar modo, Lewis Hamilton avrebbe fatto chiaro riferimento a quanto avvenuto ad Adelaide, in occasione del contatto con Damon Hill, nel 1994 ai tempi della Benetton senza dimenticare l’incidente con Jacques Villeneuve, a Jerez nel 1997 e i presunti favoritismi da parte della Bridgestone alla Ferrari, rumors, mai confermati, che più volte hanno circolato in occasione del dominio di Schumi e del Cavallino Rampante.