GP Belgio – Il primo tracciato maledetto dello spagnolo è quello che corrisponde alla gara numero 11 del calendario, uno dei circuiti mitici, quello che viene definito come l’Università della Formula 1, quello di Spa-Francorchamps, in Belgio, che tra l’altro vedrà il ritorno del rombo dei motori il prossimo fine settimana. Un Gran Premio che al suo attivo ha 45 partecipazioni a Spa, 2 a Nivelles e 10 a Zolder. Fernando, dal 2000, solo una volta è salito sul podio del Gran Premio del Belgio, nel 2007, ai tempi della McLaren, dietro a Felipe Massa e a Kimi Raikkonen, rispettivamente secondo e primo mentre nel 2008 si è dovuto accontentare della sesta posizione, nel 2011 è stato ottavo, solamente decimo nel 2010 e 13esimo nel 2009. Peggio è andata lo scorso campionato, quando lo spagnolo è stato centrato dalla Lotus di Romain Grosjean, poco dopo il via, che è letteralmente planato sopra la F2012.
GP India – Uno degli ultimi tracciati aggiunti al campionato di Formula 1 è quello di Nuova Delhi, in India, che ha debuttato nel mondiale nel 2011 e in entrambe le sue edizioni ha visto salire sul gradino più alto del podio, Sebastian Vettel. Nel 2012, l’asturiano è riuscito a salire di forza sulla seconda piazza del podio mentre nel 2011 dovette accontentarsi della quarta posizione.
GP Abu Dhabi – Dal 2009, quattro sono state le edizioni del Gran Premio di Abu Dhabi, che fin dal suo debutto mondiale si disputa sul fascinoso tracciato di Yas Marina e quattro sono anche stati i piloti che hanno svettato per primi sotto la bandiera a scacchi: Vettel nel 2009 e 2010, Hamilton nel 2011 e Raikkonen nel 2012.
Alonso, invece, nel 2009 chiuse con un 14esimo posto, nel 2010, ad Abu Dhabi, non riuscì ad andare più in la della settima posizione e proprio a Yas Marina perse il titolo piloti di quell’anno mentre nel 2011 e 2012 ha chiuso in seconda posizione.
GP Stati Uniti – In occasione dello scorso campionato la Formula 1 ha tornato a rombare negli States, ma questa volta in Texas e per la precisione ad Austin sul Circuito delle Americhe, dopo le edizioni svoltesi a Sebring, Riverside, Watkins Glen, Dallas, Detroit, Phoenix e le otto di Indianapolis.
Nel 2012, dopo un’ottimo scatto dalla settima piazza riuscì a rimontare fino ai piedi del podio, in terza posizione, dietro a Hamilton e Vettel. Ma la Terra dei sogni non ha mai portato bene allo spagnolo che negli States nel 2001, 2003 e 2004 è stato costretto ad abbandonare anticipatamente la gara, come anche nel 2005, ma questa volta per questioni di sicurezza per quanto riguardava i pneumatici Michelin. Gli ultimi risultati, 2012 a parte, parlando di uno spagnolo quinto nel 2006, con la Renault, e secondo, nel 2007, con la McLaren, dietro a Lewis Hamilton.
GP Brasile – 41 edizioni totali, 10 a Jacarepaguá e 31 a Interlagos. La pista che nel 2005 e 2006 gli ha regalato i suoi due titoli