Non è retorica. Il secondo posto di Kimi Raikkonen vale praticamente una vittoria. Il pilota finlandese della Ferrari, è riuscito, in Bahrain, a tornare sul podio, dopo un’assenza di ben 25 Gran Premi. Bisogna dirla tutta, non sono pochi i tifosi che hanno storto il naso, quando dopo la prima sosta la Ferrari ha mandato in pista Raikkonen con le gomme medie mentre, i suoi diretti avversari (Hamilton, Rosberg e Vettel ndr.) montavano le mescole più morbide di quelle disponibili in questo fine settimana. Alla fine, ha avuto ragione il team. Se con le Medie, Iceman, riusciva a girare veloce quanto i primi tre, con le Soft ha imposto un ritmo martellante che nessun altro è riuscito nemmeno lontanamente ad avvicinare.
Ormai la Ferrari non è più una sorpresa: guardando l’attuale griglia di partenza di Formula 1, la SF15-T è senza dubbio la vettura che, durante l’inverno, ha maggiormente progredito rispetto alla versione 2014, l’unica in grado di mettere in difficoltà le Frecce d’Argento. Anche se la vittoria a Sakhir non è arrivata, Raikkonen, che deve fare del suo meglio per ottenere la riconferma in Ferrari, si è portato a casa il giro veloce, il 41esimo della carriera, ex aequo con Prost, che lo porta alle spalle del solo Michael Schumacher, a quota 77. Quello in Bahrain, per Iceman, è il settimo podio della carriera a Sakhir, e tra i piloti attuali, solamente Fernando Alonso ha una più lunga affinità con un appuntamento stagionale (8 podi in Brasile ndr)
Eleonora Ottonello
@lapisinha
