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La loro vicenda in tre settimane ha toccato tre paesi differenti: tutto era iniziato a Sochi con Kimi che va a finire contro il connazionale costringendolo al ritiro, ad Austin non è successo niente in pista ma l’argomento ha continuato a far discutere anche fuori, fino all’ultimo atto (forse) in Messico, dove Bottas restituisce il favore al connazionale.
Per far sì che i rapporti non si raffreddino più di quanto non lo siano già i due piloti, dopo la gara di ieri è stato suggerito ai due finlandesi di fare due chiacchiere; ma quando è stato chiesto a Kimi se avrebbe accettato lui ha risposto:
“Non credo che le cose cambierebbero. Adesso, magari lui si sente meglio rispetto a quanto accaduto in Russia”.
“Non ho niente contro nessuno, queste sono le gare. Se lui è soddisfatto ok, ma le cose vanno in un certo modo a lungo andare.” Ha spiegato il ferrarista.
“Ovviamente lo avevo già visto alla curva precedente- ha spiegato- ma se chiedi a lui ti dirà di certo che è stata colpa mia”.
“Sono sicuro che se fosse andato sul cordolo ci sarebbe stato abbastanza spazio. Ho dovuto girare alla fine, non potevo andare diritto. Alla fine il risultato è quello che è, non ha senso dire che è colpa di uno o dell’altro, questo non aiuta nessuno. “ ha terminato.