A nove giorni dall’incidente Philippe Bianchi, padre di Jules, ha rilasciato una lunga e toccante intervista alla Gazzetta dello Sport dall’ospedale di Yokkaici dove il pilota è ricoverato in coma nel reparto di terapia intensiva.
“Ci sono momenti che guardando Jules disteso nel letto, senza un graffio, mi viene da dargli un buffetto sulla guancia e dirgli: dai alzati, cosa fai lì disteso? Andiamo via dal Giappone, Jules, torniamo a casa”, queste sono le prime parole di Philippe Bianchi al giornalista della Gazzetta; ma, purtroppo, aggiunge: “La situazione è disperata. Ogni volta che suona il telefono sappiamo che potrebbe essere l’ospedale per dirci che Jules è morto. Ma inizialmente ci hanno detto che le prime 24 ore erano cruciali. Poi sono diventate le prime 72 ore e ora siamo ancora qui con Jules, che sta lottando”. Afferma Philippe, che si trova ad assistere il figlio con la moglie Christine gli altri due figli: Tom e Melanie : “In una settimana la vita di questa famiglia è stata distrutta. Cosa facciamo qui? Viviamo un incubo in un posto molto lontano da casa. Ma quando Jules starà un po’ meglio potremo trasferirlo, forse a Tokyo e le cose saranno un po’ più facili. Ma chissà quando accadrà. Se accadrà. Non abbiamo certezze, dobbiamo solo aspettare. Le persone qui sono gentili ma nessuno parla inglese.” Jules continua a lottare per la vita, anche se il danno assonale diffuso non lascia intravedere ottimismo. Il padre fa riferimento anche a Schumacher: “Sono stato davvero triste quando Schumacher si è ferito. Continuavo a chiedermi: ‘Perché non ci dicono di più sulle sue condizioni?’ Ma ora che sono nella stessa posizione capisco. Tutti continuano a chiedermi come sta Jules ma non posso rispondere, non c’è risposta. E’ molto grave, ma è stabile. Un giorno sembra migliorare un po’, altri peggiorare un po’. I medici non parlano. Il danno causato dall’incidente è stato molto grave ma non sappiamo come evolverà. Anche per Schumacher ci sono voluti mesi per uscire dal coma. Jean Todt ha detto di sperare che Michael possa avere un giorno una vita normale. Spero di poter dire la stessa cosa di Jules”.
Inoltre i familiari del pilota sono rimasti molto colpiti dall’enorme supporto ricevuto in questi giorni, dal mondo dello sport e non solo: “Non ho mai visto nulla del genere. Ci ha toccato profondamente. Ringraz
Intanto anche la fidanzata Camille Marchetti ha deciso di condividere le sue speranze attraverso i social network, con una foto che li ritrae insieme e con una dedica: “Tu sei il mio campione…tu sei il più forte”.
Continua a lottare Jules!
#ForzaJules