Sono trascorse quattro settimane dall’incidente che ha visto protagonista Jules Bianchi, in Giappone, a Suzuka. Secondo quanto ha riportato la Marussia in un comunicato stampa, il pilota francese resta in condizioni critiche ma stabili e per questo motivo resterà ricoverato presso il Mie General Medical Center di Yokkachi e non sarà trasferito nella clinica di riabilitazione di Losanna, la stessa dove era stato portato Michael Schumacher, come invece era stato detto in precedenza.
«Domenica saranno passate quattro settimane dall’incidente di Jules e lui rimane presso il Medical Center Mie General a Yokkaichi. La sua condizione continua ad essere classificata dai medici professionisti come critica ma stabile. Per ora non abbiamo nuove notizie da darvi, ci rendiamo conto che c’è un gran numero di persone nel mondo che stanno supportando Jules e e gli stanno dando forza in questa battaglia – si legge nel comunicato diffuso dal team anglo-russo col consenso della famiglia Bianchi – Lo dobbiamo ai suoi fans, riconosciamo il continuo flusso di messaggi e riconosciamo di dover fornire qualche informazione, per quanto breve sia. Jules intanto continua a lottare. Anche se ci sono state voci riguardo i piani di cura per Jules, per il momento lui continuerà la sua lotta qui a Yokkaichi. Dobbiamo prendere le cose passo dopo passo».
Proprio dalle parole dei suoi cari si evince la speranza di un miglioramento: «Ancora una volta, vorremo ringraziarvi per la pazienza e comprensione che state mostrando nei confronti della nostra famiglia in questo momento così difficile. Noi continuiamo a essere confortati nel sapere che Jules sta ricevendo le migliori cure possibili al Medical Center Mie General, con i dottori che rimangono in continuo contatto con i neurochirurghi dell’Università La Sapienza di Roma, e il Professore Gerard Saillant, Presidente della Commissione Medica della FIA. Forniremo un ulteriore aggiornamento quando sarà opportuno. Nel frattempo, grazie a coloro che continuano ad avere Jules nei loro pensieri e nelle loro preghiere».
