© McLaren Press Area
Il sogno di Fernando Alonso di vincere la Indy 500 nell’anno del debutto si è infranto in una nuvola di fumo a 20 giri dalla fine. La sfortuna che ha accompagnato l’asturiano nelle prime gare di Formula 1 l’ha perseguitato anche oltreoceano, costringendolo ad un mesto ritiro che ha amaramente ricordato le tante noie tecniche sofferte dalla Honda nella massima categoria. Eppure, sulla carta il pacchetto a disposizione di Alonso ad Indy era davvero competitivo, visto che il team Andretti Autosport e la Honda hanno sbancato la classicissima americana grazie a Takuma Sato.
Invece, ad Alonso la sorte ha riservato l’ennesima delusione, nell’unica corsa in cui l’asturiano aveva una concreta possibilità di vincere dopo oltre tre anni di sofferenze in Formula 1, dove alle fallimentari stagioni in McLaren si somma quel sofferto 2014 al volante della Ferrari. Quando Fernando ha parcheggiato la Dallara Honda DW12 a bordo pista, la folla lo ha tributato con un lungo applauso e lui ha ricambiato con un saluto, mostrando poi un sorriso tirato davanti ai microfoni.
Se non altro, Alonso potrà consolarsi per aver ricevuto il premio di Rookie Of The Year, un riconoscimento che gli è valso pure la somma di 50.000 dollari. Si tratta di un premio che viene assegnato a votazione dei media, dunque i risultati non c’entrano. Perché, se fosse per quelli, il premio sarebbe andato ad Ed Jones, 22enne esordiente che ha centrato il terzo posto dietro a Sato e Castroneves. Invece, il Rookie Of The Year si assegna in base ad altri parametri, come l’abilità al volante e l’aggressività e tiene conto solo marginalmente della posizione finale.
Fernando non ha mai sbagliato un colpo, in queste settimane al volante della Dallara Honda. Mai un errore, mai una sbavatura, mentre piloti con più esperienza di lui sbagliavano e finivano a muro. Lo spagnolo ha pure comandato la corsa per una ventina di giri, senza contare l’enorme eco mediatica suscitata dalla sua sfida, che ha avvicinato all’IndyCar chi non era abituato a vederla.
“Tornerò qui, ad Indianapolis – ha detto Alonso prima di salutare l’IndyCar – e non sarà come la prima volta, perché saprò già cosa mi aspetta. Non dovrò più imparare nulla da zero. Tutto sommato è stato bello: in Formula 1 posso essere veloce come chiunque e scoprire di poter andare forte anche qui è stata una grande soddisfazione”.