Credits: Pirelli Press Area
Vecchie glorie a chi? Alonso ci riporta indietro di diversi anni conquistando il terzo posto del podio in Qatar e condividendo i gradini con i due contendenti Hamilton e Verstappen. Lewis, ti senti circondato per caso? La resa dei conti per aggiudicarsi il titolo di campione si fa sempre più impellente, ma la gara non è solo tra i due piloti. Esteban Ocon ricambia il favore al suo compagno di squadra lottando con Perez difendendo la posizione come non ha mai fatto prima. O forse l’ultima volta in Brasile 2018, quando per poco Verstappen non si trasformava in McGregor.
Non si fa fatica ad immaginare chi sia il protagonista del GP più innominabile della stagione. Il Gran Premio del Qatar Ooredoo, sembra infatti appena uscito da una poesia dadaista per via della sua incomprensibilità semantica. Tuttavia chi ha davvero rubato la scena a nomi stravaganti, reclami FIA, licenziamenti all’interno della FIA e lotte varie è proprio Fernando Alonso. Il pilota spagnolo le suona a suon di nacchere e Enrique Iglesias ai suoi rivali Perez e Gasly.
In Qatar, con l’asfalto rovente da ridiventare liquido, gli pneumatici tendono a non avere vita facile. Russell, Bottas, Latifi, e chi più ne ha più ne metta hanno sofferto le elevate temperature desertiche e la strategia ad una sola sosta. La corsa di Bottas è stata infatti rovinata (stranamente non per colpa sua) per una foratura con conseguenze che sarebbero potute essere disastrose. Russell dietro di lui incita ai suoi ingegneri “non volete farlo anche con me l’anno prossimo questo vero?“. George, coraggioso da parte tua non pensare il contrario.