Credits: Red Bull Press Area
Dopo la poco fruttuosa collaborazione con la Renault per la fornitura dei motori, la Red Bull con Honda sembra aver intrapreso la strada giusta per tornare a lottare per il campionato. In una stagione dominata da Hamilton e dalla Mercedes, Verstappen è riuscito a vincere tre Gran Premi, anche se non è mai stato potenzialmente in corsa per la conquista dell’iride.
Secondo David Coulthard, il team di Milton Keynes nel 2020 deve obbligatoriamente compiere il definitivo salto di qualità se vuole sperare che Max Verstappen non gli venga soffiato dalla Mercedes: “Il prossimo campionato sarà importantissimo per la Red Bull e per Verstappen – ha raccontato DC ai colleghi del quotidiano De Telegraaf – Max è sicuramente uno dei piloti migliori della Formula 1 ma purtroppo il suo talento non sta raggiungendo i risultati che meriterebbe.
Sarebbe positivo per la Formula 1 se Verstappen, Hamilton e Leclerc avessero tutti macchine con il potenziale per vincere le gare“.
Ha proseguito l’ex pilota: “Il fatto che la Mercedes domini il Circus da ormai sei anni non è certamente positivo per la Formula 1. E questo è ovviamente frustrante, sia per la Ferrari che per la Red Bull. Certamente mi piacerebbe se Verstappen decidesse di proseguire la sua carriera con loro ma se vorrà andare via perché Red Bull e Honda non riescono a lottare per il titolo, non possiamo dirgli niente“.
Una decisione difficile per il pilota olandese che però in queste ultime due stagioni, oltre a una grande maturazione agonistica, ha dimostrato di avere l’atteggiamento giusto per prendere la decisione migliore: “Verstappen ha talento e ha bisogno di una vettura performante per tutto l’anno. E la Red Bull è stato l’ambiente giusto per Max per entrare in Formula 1 e aiutarlo a sviluppare la sua personalità – ha raccontato Coulthard – Grazie al suo entourage riuscirà a scegliere l’opzione migliore per il suo futuro: ha una grande squadra attorno a lui, con la sua famiglia, il padre Jos e il manager, Raymond Vermeulen, in particolare. Max è davvero un ragazzo normale: è grato per il talento ma non si è mai montato la testa“.