Ridurre è la parola d’ordine della F1 di quest’anno, dal rumore alle comunicazioni via etere. La FIA ha inequivocabilmente deciso di vietare un certo tipo di comunicazioni tra ingegneri e piloti con effetto immediato, quindi a partire dal GP di Singapore. Spesso capita di sentire Tony Ross o Andrea Stella mentre suggeriscono ai piloti di cambiare la traiettoria, di frenare prima oppure di premere determinati pulsanti presenti sul volante. Ebbene, ciò è un’infrazione all’articolo 20.1 che recita così: «Il pilota deve guidare la monoposto da solo e senza aiuti». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il team radio trasmesso in TV durante la FP2 a Monza in cui Nico Rosberg ordinava esplicitamente al proprio ingegnere di aiutarlo: «Dammi alcune istruzioni sulla guida». Il giro di pista deve tornare ad essere puro, senza essere seguito da domande sul confronto con il compagno di squadra, e il pilota deve capire da sè su cosa migliorare lo stile di guida. Pertanto Charlie Whiting ha steso un comunicato da inviare alle squadre: «Per garantire il rispetto dell’articolo 20.1 del regolamento sportivo, la FIA intende farlo rispettare più rigidamente con effetto immediato. Dunque, le conversazioni radio tra il muretto ed i piloti non potranno più includere informazioni relative alle performance dei piloti o della vettura. La FIA inoltre ricorda che la trasmissione di dati dal muretto alla vettura è specificamente proibita dall’articolo 8.5.2 del regolamento tecnico»
Secondo la testata tedesca Auto Motor und Sport, inoltre, le comunicazioni radio come veri e propri insegnamenti su come effettuare un giro perfetto sarebbero in parte le colpevoli del disinteresse dei fans nei confronti di questa F1. Quindi, al fine di migliorare l’azione e lo spettacolo, i piloti saranno chiamati a cavarsela da soli e i team radio saranno limitati alle strategie, alla sicurezza e agli eventuali complimenti del post-gara.