Credit: Andy Hone / LAT Images)
Dopo un positivo anno in Toro Rosso, Pierre Gasly si è visto promosso nel team Red Bull per la stagione 2019. Dopo una metà campionato a dir poco deludente, la scuderia austriaca ha deciso di non concedere più tempo al giovane ex Formula 2, facendogli fare un passo indietro, promuovendo Alexander Albon al suo posto.
Il ritorno alla casa di Faenza ha rivitalizzato l’ex Prema che si è subito dimostrato al livello se non superiore rispetto a Daniil Kvyat, pilota russo a cui è stato riservato un trattamento simile dalla Red Bull. Ora la nuova coppia sembra lavorare perfettamente assieme e i risultati non si sono fatti attendere, con tanto di conferma per il 2020.
Nell’ultimo caotico Gran Premio del Brasile, la scuderia con sede in Italia, ha ottenuto il suo secondo miglior risultato nella sua storia, grazie al secondo posto conquistato da Pierre Gasly. Per Toro Rosso si tratta del terzo podio in assoluto, il primo ottenuto su asciutto.
Gasly è stato senza dubbio favorito dai vari contatti che hanno coinvolto i piloti di vertice, ma la sua gara è stata impeccabile ancora prima delle auto-eliminazioni. Già dalla qualifica, il francese si è qualificato settimo, migliore “degli altri”, nonostante lo sviluppo Toro Rosso sulla vettura 2019 sia terminato già da diverse settimane.
Quello dell’ex Red Bull è un trend positivo cominciato negli scorsi Gran Premi, a riprova dell’ottimo feeling con la vettura faentina. Anche Christian Horner, team principal Red Bull, non ha potuto non notare le ottime prestazioni del suo ex pilota, che ha commentato così:
“Se non avessimo creduto che fosse ancora un candidato per noi, lo avremmo liberato dal contratto dal contratto”, ha dichiarato Horner a Racer. “Ma ovviamente crediamo ancora nel suo talento ed è per questo che lo abbiamo mantenuto all’interno del gruppo.”
“Aveva due scelte, poteva deprimersi per questo o essere grato per il fatto che era ancora all’interno della F1 e Red Bull crede ancora in lui. Penso che abbia colto questo piuttosto che esserne depresso. Credo che ci sia stato anche un leggero sollievo, perché la pressione aumentava. È arrivato in stagione dopo due incidenti e ci sono state delle gare davvero difficili per lui.”
“Penso che sia stata la cosa giusta per rimuoverlo da quella pressione ed è stato bello vederlo davvero trovare la sua fiducia in Toro Rosso. Penso che stia facendo un ottimo lavoro. Credo che rimuovendolo da un ambiente che gli metteva pressione rimettendolo in un ambiente leggermente meno stressante come Toro Rosso, forse in un’auto che è leggermente più facile da guidare, la sua sicurezza si è rinnovata e ha messo in scena delle grandi prestazioni.”
“Ecco perché abbiamo ripreso l’opzione su di lui per il 2020. È bello vederlo salire per la prima volta sul podio, quindi è stata una giornata fantastica per la Red Bull. Spero che la sua fiducia continui solo a crescere.”