Credits: Mercedes AMG Petronas Press Area
La Mercedes non è più quella di una volta. Almeno per quanto visto in questo inizio di stagione. Un po’ tutti nel circus pensavano che la casa anglo-tedesca si nascondesse durante i test, e che una volta iniziata la stagione sportiva potessero dare 1 secondo e mezzo a tutti gli avversari. Ma l’epilogo, quest’anno, è stato ben diverso. Si son trovati in una posizione scomoda, a rincorrere e dover soffrire per portare a casa punti. Ricorda quasi la Ferrari 2021, incapace di lottare per la vittoria, ma sempre pronta a dare tutto per ottenere il miglior risultato possibile. La grossa differenza rispetto alla rossa dello scorso anno è che la Mercedes ha in casa due leoni come Toto Wolff e Lewis Hamilton. Tutto tranne che abituati a perdere.
Ed ecco quindi che quando non è tutto rosa e fiori, come può essere stato gli scorsi anni, iniziano a venire fuori i primi dissapori. Già in più di un’occasione, quest’anno, abbiamo sentito Lewis lamentarsi della W13, con le conseguenti scuse del Team Principal al suo pilota. Ricorderete Baku e Arabia Saudita su tutte. In un simil contesto, dunque, iniziano a sorgere i primi dubbi ai fan e non solo. Lewis è davvero contento di essere ancora nel team tedesco che tanto gli ha dato in questi anni? E d’altra parte, Toto può dormire sonni tranquilli dando 40 milioni di euro a Lewis, quando questo fa fatica a stare dietro al suo giovane compagno di squadra?
Uno dei tanti che prova a dare risposta a questi quesiti è l’ex proprietario della Formula 1, Bernie Ecclestone. Il 91enne, che da oltre due anni non mette piede su un circuito, è sempre comunque molto attivo e partecipe del suo caro vecchio sport motoristico. Di recente, nell’intervista che ha rilasciati per Daily Mail, ha così dipinto la situazione in casa Mercedes: “Lewis dovrebbe farsi da parte e lasciare libero il sedile a Toto. Io fossi in Wolff, chiederei a Lewis di riconoscere il suo passo indietro nelle prestazione e gli dimezzerei lo stipendio“. Non si è poi risparmiato nemmeno sul personaggio di Hamilton: “Non so cosa stia facendo. Si veste in modo stravagante, ma che senso ha? Vuole solo farsi notare, o ha un accordo con qualche azienda per farlo? Proprio non lo so, ma non ha senso“.
Vedendo i risultati di Russell, Ecclestone ha perfino iniziato a dubitare della volontà dello stesso Hamilton: “Non pensavo George fosse così forte. Sono sorpreso. E’ soltanto un caso oppure Lewis sta semplicemente facendo il suo lavoro in modo sbagliato e svogliato? Forse un po’ ambedue le cose…“. Ciò che meno è piaciuto ad Ecclestone del recente comportamento di Lewis, è la sua tranquillità durante questo periodo nero. “Wolff si sta stufando di Hamilton. Sembra che Lewis non ci stia nemmeno provando, non ti pare? Sembra che non sia infastidito dalla sconfitta, e questo per un vincente come lui è strano. Dal mio punto di vista si sta adattando troppo a questa situazione, dove lui pensa di non avere responsabilità, essendo la monoposto il problema. Non credo stia facendo qualcosa di costruttivo per il team. Non gli interessa molto, evidentemente“.
E quando gli viene posta – a Bernie – una domanda sul porpoising, anche relativo al caso Hamilton, l’ex proprietario della Formula 1, risponde in modo molto esplicito: “Tutte ca***te. George è anche più alto di lui, e se doveva essere qualcuno a soffrirne, quello doveva essere lui. Mi ricorda vagamente Nigel Mansell da questo punto di vista. Anche lui quando usciva dalla monoposto ogni tanto faceva sceneggiate per il dolore alle gambe“.