Credits: Mercedes Press Area
Il motorista giapponese ha deciso di lasciare la massima serie proprio alla vigilia della tanto attesa rivoluzione tecnica del 2022. Una decisione che lascia la Formula Uno con soli tre motoristi all’attivo, ossia Mercedes, Ferrari e Renault, con la Red Bull costretta a cambiare propulsore oppure a tenere i motori Honda grazie alla Mugen, ma senza sostegno della casa nipponica. Rimane il fatto che scende di uno il numero – già esiguo – di motoristi attualmente impegnati, lasciando il futuro della Formula Uno puntellato di incognite.
Lewis Hamilton ha dichiarato di avere compreso le motivazioni della casa giapponese, pur riconoscendone il danno per il Circus: “Mi spiace per la decisione della Honda – ha commentato il britannico a GPFans – ma la capisco. Chiaramente avevano degli obiettivi che mal si conciliavano con il loro programma in Formula Uno. Seguire la via della mobilità elettrica è l’obiettivo dei prossimi anni e ovviamente c’è ancora tanto da fare per migliorare il nostro impatto sul pianeta”.
Per l’esacampione, la via che deve seguire la Formula Uno è quella della sostenibilità: “Questo sport è il riferimento in quanto a tecnologia e innovazione, per cui credo che un cambio di tendenza dovrà avvenire anche da noi. Come Mercedes siamo aperti a questo eventuale cambio e pronti a convogliare la nostra tecnologia verso un altro livello”.