Credits: Press Area Haas
Negli scorsi anni è stato forse uno dei protagonisti più spericolati del mondo dell’alta velocità. Complice questa sua caratteristica, Romain Grosjean spera di avere ancora la possibilità di divertirsi in pista anche nei prossimi anni.
Il pilota della Haas, ha esortato la Formula 1 a non perdere la propria complessa natura. Questo perché lo sport dovrebbe cercare di far emergere maggiormente quelle che possono essere considerate come le auto più veloci e complesse del motorsport.
Per il pilota della Haas, che nonostante il disastro della scorsa stagione ha mantenuto il suo sedile nel team, è entrato in Formula 1 a partire dal 2016. Da quel momento si è distinto per i numerosi incidenti e l’animo un po’ combattivo, culminato nel continuo testa a testa con Kevin Magnussen durante il 2019.
Tuttavia, Grosjean è fiducioso che Liberty Media e FIA non vadano a danneggiare quella che ormai è la natura del Circus. In teoria, il nuovo regolamento dovrebbe puntare ad aumentare lo spettacolo in pista, ma il francese ha comunque lanciato dei suggerimenti ai boss del motorsport.
Il problema, emerso dalle parole di Grosjean, sarebbe la volontà di diventare uno sport sempre più economico. A lungo andare, questo potrebbe standardizzare troppo i componenti delle monoposto, togliendo competitività e velocità alle vetture. Di conseguenza, questo aspetto andrebbe a incrinare e a far declinare l’importante aspetto ingegneristico nascosto dietro lo sviluppo di ciascuna auto.
Secondo Grosjean la Formula 1 rappresenta l’apice degli sport motoristici, che porta i piloti a spingersi ben oltre il proprio limite: “Ogni volta che arrivi in cima, qualunque cosa tu faccia, sarà sempre complicato […]. Quindi immagino che se continuiamo a farlo è perché lo amiamo, perché abbiamo persone che sono disposte a sostenerci”.
Per il pilota francese, una monoposto di Formula 1 è una delle più complicate del mondo. A volte porta i piloti a spingere troppo oltre, ma dall’altro lato li stimola a guardare sempre più avanti e a lavorare duramente anche in ottica del proprio futuro.