Credits: formula1.com
Alla luce dei risultati ottenuti in Ungheria, la Mercedes non può cercare scusanti. Lewis Hamilton e Nico Rosberg sono incappati in una delle domeniche peggiori della loro carriera in cui si sbaglia tutto ciò che si possa sbagliare. Dopo aver toppato la partenza, una delle parti che la Mercedes deve migliorare, Hamilton ha dato vita a una bella rimonta, ricca però di troppi errori, mostrando ancora una volta come, forse il suo unico punto debole sia il riuscire a mantenere la mente fredda quando le cose non vanno come ci si aspetterebbe.
«Ancora una volta la partenza è stata un incubo, non so perché, ma di sicuro è un aspetto su cui dobbiamo lavorare – ha esordito Hamilton davanti alla stampa – Mi chiedo se merito dei punti dopo la prova di oggi. Mi ha salvato il team con alcune buone chiamate strategiche, io oggi ho avuto una giornata nera, avevo avuto un presentimento che le cose non sarebbero andate alla perfezione ma non potevo immaginare fino a che punto. Ho disputato una delle peggiori corse da quando sono in Formula 1, a fine gara mi sono sentito in dovere di chiedere scusa a tutta la squadra».
Se il britannico è veramente deluso, grande frustrazione si può leggere anche nelle parole di Nico Rosberg che, anzi che riaprire di netto la lotta per il titolo mondiale, non riesce nemmeno a salire sul podio. Sicuramente il contatto con Ricciardo, nelle fasi finali della corsa, e la conseguente foratura hanno rovinato i piani del tedesco: «Stava andando molto, molto bene ero contento della mia gara fino al giro 64, dopodiché non c’è stato modo di fare altro. È un vero peccato, lo sport può essere veramente duro a volte, specie quando perdi tutti quei punti. Ma è andata così – ha commentato un deluso Rosberg – Pensavo di poter chiudere la curva poiché avevo preso la linea ideale mentre lui invece è andato dritto avendo frenato troppo tardi. Lui però aveva ancora l’ala anteriore vicino alla mia macchina e non si è tirato indietro. Ad ogni modo la FIA ha deciso di non prendere provvedimenti, per cui credo che non sia colpa di nessuno».
E ora è tempo per riposarsi un po’ e attendere la nascita della figlia, in arrivo proprio nel mese di agosto: «Cosa farò in queste settimane? Sicuramente staccare per un po’. Sono davvero a pezzi dopo la gara di ieri».