Credits: Red Bull Racing Twitter
Non era partito bene il weekend di Alex Albon: arrivato in Russia con la spina nel fianco della penalità sulla griglia per la sostituzione dell’ICE sulla Spec4 della Honda (penalità condivisa con gli altri motorizzati dalla casa giapponese), il rookie della Red Bull si è complicato ulteriormente la vita con un botto in qualifica che l’ha costretto a prendere il via dalla pit lane. Nonostante una situazione che avrebbe messo in difficoltà molti piloti, Albon ha rimontato fino al 5° posto senza mai mostrare una flessione. L’anglo-thailandese ha dimostrato una destrezza nell’affrontare i sorpassi che è proprio ciò che mancava al suo predecessore Pierre Gasly e che alla fine gli è valsa un posto in top 5 subito dietro al ‘caposquadra’ Verstappen, pure lui costretto a risalire dal 9° posto sulla griglia.
“Siamo stati un po’ fortunati con la Safety Car (entrata per l’incidente di George Russell, n.d.r.) – ha commentato Albon – ma quinto è un grandissimo risultato. Volevo rifarmi dopo la delusione di ieri e ci siamo riusciti brillantemente. Avevo il morale sotto i tacchi dopo il crash di ieri, ma come team non abbiamo mai mollato, quindi questo risultato è per loro. Il passo era buono e questo mi ha consentito di effettuare parecchi sorpassi, ma non voglio di certo che tutte le prossime gare siano così… Spero in un weekend più lineare in Giappone”.
Il rookie 23enne sta ampliando notevolmente il suo repertorio di esperienze al primo anno di Formula 1: “Superare così non è mai facile. Mi sono ritrovato a lottare anche con Pierre e Daniil e non è stato semplice, perché quando sei in mezzo al traffico il downforce si perde notevolmente. Devo lavorare ancora su vari aspetti di me stesso: ad esempio, voglio essere più consistente dall’inizio del weekend. Non sarà facile, dal momento che tutte le prossime piste saranno nuove per me, eccetto Abu Dhabi”.
Il sorpasso finale Albon l’ha compiuto su Sainz. Il pilota madrileno ha regalato alla McLaren un weekend da protagonista, inserendosi al 4° posto nei primi giri prima di finire nelle grinfie di Bottas, Verstappen e Albon. “Sono contento, è stata una gara utile per riprendermi dopo alcuni episodi sfortunati. Al via ho provato ad attaccare Hamilton, ma non c’era nulla da fare” ha esordito Sainz.
“Successivamente, sapevo che dovevo difendermi. Nel finale la mia preoccupazione non era Albon, ma Perez. Mentre Alex si avvicinava, il mio unico pensiero era non perdere tempo per permettere a Perez di farsi sotto. Nel complesso, è stata una gran gara. Lottare con Ferrari e Mercedes è una questione d’orgoglio. Cercheremo di mantenerci su questo passo in Giappone per mettere al sicuro il 4° posto tra i Costruttori”.
Con la battuta (quasi) a vuoto della Renault, che in Russia ha raggranellato un misero punticino grazie al partente Hulkenberg, il team di Woking ha messo una seria ipoteca sulla quarta piazza nel campionato Costruttori: con 101 punti contro i 68 della casa francese, sarà difficile lasciarsi scappare un simile traguardo, che l’anno scorso fu raggiunto proprio dai transalpini.