ZANDVOORT, Max Verstappen
Dopo una lunga attesa, finalmente Max Verstappen è potuto scendere in pista davanti ai suoi tantissimi tifosi, nel suo vero circuito di casa, il circuito di Zandvoort, al ritorno in Formula 1 dopo 36 anni. Le prime sessioni di libere però non sono state prive di intoppi: l’olandese sia nelle FP1, che nelle FP2, ha dovuto fare i conti con delle bandiere rosse uscite sempre nel corso di un giro veloce.
Cosi al mattino l’idolo di casa ha chiuso in seconda posizione a 97 millesimi da Lewis Hamilton. Nel pomeriggio, invece, ha terminato al quinto posto, dietro due Ferrari in formissima, un solido Ocon e al buon Valtteri Bottas. Purtroppo è mancato il confronto col rivale inglese, appiedato ad inizio sessione da un problema tecnico dalla natura ancora ignota.
“Dobbiamo capire meglio alcune cose. Il mio giro migliore non l’ho ottenuto con un set nuovo e quando ho montato gomme fresche è uscita la bandiera rossa. Dobbiamo analizzare i dettagli per migliorare. Il tempo ottenuto oggi non credo sia rappresentativo, ma ad ogni modo dobbiamo lavorare su alcuni dettagli perché non siamo soddisfatti sulla simulazione di qualifica”.
Se da un lato le simulazioni di qualifica non sono state particolarmente entusiasmanti, dall’altro il passo gara mostrato nelle simulazioni di long run con gomme medie è davvero promettente. Soltanto Bottas è stato in grado di avvicinarsi. “Nei long run siamo stati competitivi ed è un aspetto importante. Sappiamo che la posizione di partenza sarà fondamentale e dovremo analizzare tutti i dati stasera per cercare di migliorare”.
E’ normale che in Red Bull bisognerà lavorare per mettere a posto la macchina anche in vista della qualifica che a Zandvoort, dove sorpassare non sarà semplice, avrà un peso specifico notevole. Di sicuro dovrà lavorare duramente Sergio Perez, quindicesimo al mattino e dodicesimo al pomeriggio. Il messicano è solito ad iniziare con calma il venerdì, ma domani dovrà darsi da fare, anche per riscattare il weekend di Spa.