
Verstappen vince il GP di casa davanti alla folla orange. Alle sue spalle, Russell e Leclerc
Al GP d’Olanda, la fortuna ci mette lo zampino.
E’ tutto pronto a Zandvoort, colorato di arancione dai numerosissimi tifosi del beniamino di casa. In griglia, Max punta subito la sua Red Bull verso l’interno, pronto a difendersi da un sicuro attacco di Leclerc. Ed è ottima la partenza dell’olandese, che mantiene la leadership della gara, difendendosi dagli attacchi dei due rivali alle sue spalle. E’ poi brivido nel duello tra Sainz, terzo, e Hamilton, quarto, che vanno al corpo a corpo rischiando il contatto. Fortunatamente, nessun danno per i due piloti.
Arriva poi subito il primo errore della gara, con l’uscita di pista di Magnussen in curva 3: la Haas del danese finisce nella ghiaia e piomba in ultima posizione.
Rewind to Lap 1, Turn 1⏪
Contact between Hamilton and Sainz but seemingly no damage done 👀#DutchGP #F1 pic.twitter.com/e0ydlc8B39
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Un inizio molto concitato con il campione del mondo in carica che detta il passo ma che deve iniziare a gestire le gomme, surriscaldate dai ritmi elevatissimi di gara. A beneficiarne Leclerc, che lo mantiene nel mirino, Sainz e Hamilton, sotto il secondo di distacco dallo spagnolo della Rossa. In questo momento, dei primi cinque, l’inglese di casa Mercedes è l’unico ad aver montato la mescola gialla al via. Per lui, strategia differente. Grande maestria di Alonso, a centro gruppo, che inizia la sua rimonta compiendo un gran sorpasso su Gasly.
Danza dei pit stop: la Ferrari si perde una gomma
Siamo al 12esimo giro. Hamilton mantiene costante il suo distacco da Sainz, mentre comincia la danza dei pit stop. Secondo Pirelli, tra il 18esimo e il 20esimo giro è il momento ideale per cambiare mescola. Si fermano in anticipo Vettel, Latifi, Zhou e Ricciardo, che monta gomma media, e Alonso, che opta per le hard. Proseguono in pit lane Sainz e Perez: problemi con il cambio gomme per la Ferrari, che accumula preziosissimi secondi di ritardo, facendo così rientrare il proprio pilota in 11esima posizione. La posteriore sinistra non era pronta all’utilizzo. Pit stop non programmato? Attenzione alla possibile penalità per il posizionamento della pistola.
18/72: entra ai box il leader della corsa, con un pit stop più lento del solito (3.4), visti i ritmi a cui siamo abituati con i meccanici Red Bull. L’olandese ritorna terzo in pista con gomma media. In questo momento, in prima e seconda posizione, le due Mercedes.
LAP 15/72
Sainz pits but it’s a slow stop 😫
Looks like the fresh left rear tyre wasn’t ready to go on the car.
Meanwhile behind, Perez is unable to avoid a wheel gun lying on the ground.#DutchGP #F1 pic.twitter.com/axMZUUuFjX
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Forse, a Zandvoort, grandissima importanza l’avranno le strategie di gara. Le Frecce d’Argento adottano infatti una tattica diversa dagli avversari, montano mescola hard. Al giro numero 35, Hamilton e Russell, rispettivamente quarto e quinto, si buttano all’inseguimento della Red Bull di Perez. La gomma dura non sembra vere problemi di riscaldamento, diversamente da quanto previsto, e sembra fare ottimi tempi.
Inizia così la battaglia per il terzo posto tra Perez e Hamilton, che tenta di sopravanzare il messicano, battuto da una super staccata della Red Bull. Ma è in fondo al traguardo che il sette volte campione del mondo si prende la tanto agognata posizione. Ma sono gioie e dolori per Lewis, che si ritrova a perdere moltissimo tempo da quelli davanti, a causa di Vettel che, in uscita dalla pit lane, si inserisce nella battaglia tra lui e Perez, rischiando di facilitare il messicano nel duello corpo a corpo. Team radio furioso del numero 44.
LAP 37/72
Hamilton gets past the Minister for Defence AKA Checo Perez! 😃
Moments later the pair encounter Vettel at Turn 3, and Hamilton almost loses the gained position 😮#DutchGP #F1 pic.twitter.com/VlVZfAsJKv
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Guerra Safety Car: Tsunoda aiuta l’olandese e Bottas risponde
(Quasi) brivido a metà gara, con una “finta” di Tsunoda, che si ferma a bordo pista comunicando al muretto box che la sua gomma non è ben fissata. Ma rientra subito l’allarme e il giapponese riparte senza problemi. Tira così un sospiro di sollievo la Mercedes, ma solo per poco. Al giro successivo, Tsunoda si ferma, e questa volta davvero. Verstappen ha così la chance di effettuare un pit stop perdendo la metà del tempo sotto regime di Virtual Safety Car. A sorpresa, rientrano subito anche Hamilton e Russell, che, con un doppio pit stop magistrale, montano entrambi mescola media nuova.
Non finisce qui. Altro colpo di scena a Zandvoort! A causa di un guasto al motore, Bottas è costretto a fermare la sua Alfa Romeo in fondo al rettilineo ed è Safety Car, chiamata in ritardo dalla Direzione gara. E’ il primo vero jolly per Mercedes che, con Hamilton ora in testa, si gioca la vittoria su gomma media. Ma la strada è lunga e tortuosa, perché, alle spalle dell’inglese, Verstappen e Russell possono contare sulla mescola soft nuova: “Adesso sarà difficile tenere dietro gli altri“, si apre Lewis in radio. E, in effetti, poco può contro Verstappen, che, al rientro della SC ai box, si riprende subito la prima posizione sull’inglese.
LAP 61/72
Verstappen takes Hamilton at the restart! 😮#DutchGP #F1 pic.twitter.com/UKmNFXNENK
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GP Olanda: la fortuna ci mette lo zampino. Gli ultimi dieci giri
Anche Russell beffa Hamilton, che, in pochissimo tempo, scende dalla prima alla terza posizione e rischia anche il podio, insidiato da molto vicino da Leclerc.
Nel frattempo, prosegue la bellissima gara di Alonso, che, partito 13esimo, lotta fiero in settima posizione. E arriva la comunicazione dei 5 secondi di penalità per Sainz a seguito di un unsafe release dopo il pit stop. Si portano così sotto Fernando e Checo, informati del destino del ferrarista numero 55.
Job done! #DutchGP @Max33Verstappen pic.twitter.com/h7G5jKA0mG
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Al termine di un’adrenalinica gara, Verstappen conquista dunque la prima posizione a casa sua, davanti a Russell e Leclerc, a completare il podio. In quarta posizione troviamo Hamilton, molto sfortunato, quinto Perez, sesto un grande Alonso. Chiudono il gruppo dei primi dieci Norris, Sainz, Ocon e Stroll.
Grande merito a Max, che però è stato anche aiutato dalla fortuna e da un errore di strategia di Mercedes.
Di seguito, tutti i tempi della gara:
🏁 END OF RACE (LAP 72/72) 🏁
What a roller-coaster race that was! 😮#DutchGP #F1 pic.twitter.com/9cHNwkqVPz
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