Finora i pneumatici hypersoft sono stati usati solo nei test di Abu Dhabi e Barcellona, con tempi sul giro inferiori circa un secondo rispetto a quelli con ultrasoft. Il prestigioso circuito cittadino di Monaco è il tracciato ideale per le tre mescole più morbide della gamma 2018, perché è quello che impone meno stress sui pneumatici pur richiedendo un elevato livello di grip meccanico.
Le tre mescole nominate
Pirelli Press Area
Il circuito dal punto di vista degli pneumatici
A Monaco la deportanza è ai massimi livelli e il grip sui pneumatici è fondamentale. Il giro è il più corto dell’anno e presenta la curva più lenta, il tornante Fairmont (ex Loews).
Il circuito viene aperto alla circolazione stradale dopo le sessioni. Spesso è sporco e scivoloso, con un’evoluzione variabile del tracciato.
Finora quest’anno i piloti hanno quasi sempre optato per un solo pit stop in condizioni normali: sarà interessante vedere come i nuovi pneumatici hypersoft incideranno sulla strategia.
I livelli di usura e degrado sono generalmente i più bassi di tutto l’anno. È una pista poco impegnativa per i pneumatici.
Su questo circuito è molto difficile sorpassare, quindi le qualifiche sono fondamentali. L’ingresso della safety car è sempre molto probabile e può influire sulla strategia.
Il meteo può essere variabile in questo periodo dell’anno: una gara sul bagnato a Monaco rappresenta una sfida nella sfida.
I pneumatici Pink hypersoft fanno il loro debutto a Monaco a due anni esatti da quello dei P Zero Purple ultrasoft. Entrambi i nomi sono stati scelti al termine di sondaggi lanciati sui canali social.
Da quest’anno sono presenti alcuni nuovi edifici a due piani adibiti a box.
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Mario Isola – Responsabile car racing:
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“Finora abbiamo usato i pneumatici hypersoft solo ai test di Abu Dhabi e Barcellona. È più facile confrontare Monaco con Abu Dhabi, dove questa mescola ha ottenuto tempi inferiori di circa un secondo al giro rispetto a ultrasoft. Questo weekend potremmo quindi assistere al nuovo record del circuito di Monaco.
I P Zero hypersoft sono a tutti gli effetti un pneumatico da gara e non solo da qualifica, quindi sarà interessante vedere come si adatteranno alle caratteristiche uniche di questo tracciato e capire gli effetti che avranno sulla strategia. Sarà particolarmente importante raccogliere il maggior numero di dati possibili dalle prove libere.
Tra i set a scelta, i piloti hanno selezionato da 8 a 10 set di hypersoft ciascuno: questa mescola sarà molto utilizzata nel weekend, ovviamente se non piove”