Credits: Red Bull Content Pool
La prima di libere a Città del Messico ha adocchiato una Ferrari piuttosto veloce fin da subito (inconvenienti a parte), ed una Red Bull invece alle prese con maggiori difficoltà d’assetto. Tutto ciò in una pista ancora verde e con poco grip, che andrà gommandosi sessione dopo sessione. Man mano che il fine settimana del GP del Messico andrà avanti.
Per quel che riguarda le FP2, si è assistito ad un qualcosa già visto lo scorso venerdì. Difatti come già avvenuto in Texas, Pirelli ha utilizzato le seconde prove a disposizione (allungate a novanta minuti) per il test volto allo sviluppo degli pneumatici per la prossima stagione. Obbligando così le squadre a completare il programma di lavoro imposto dall’azienda italiana. Con l’eccezione solo di coloro che precedentemente avevano lasciato le rispettive monoposto ai rookie di turno. Per Tsunoda, Russell, Ocon, Albon e Magnussen ci sono stati quindi trenta minuti per preparare la gara, prima di dedicarsi ai prototipi del 2023.
Per tre di questi piloti citati l’attività in principio si è incentrata sulla gialla, e solo in un secondo momento sulla rossa per un vero assaggio di giro veloce. Che ha inevitabilmente portato a vedere sulla cima alla classifica dei tempi: Russell con 1.19.970, Tsunoda con 1.20.798 ed Ocon con 1.21.177. Per via appunto delle circostanze.
Dopo una mezz’ora, a movimentare il tutto ci ha pensato Leclerc. Autore di un impatto contro le barriere in uscita di curva 7 che ha causato l’interruzione della sessione. Un contatto che non è stato affatto lieve per il posteriore della F1-75 in termini di danni, ma che non porterà ad alcuna conseguenza se non a del lavoro extra per gli uomini del box. Per rivedere la ripresa dell’attività si è dovuto attendere un po’.
Nell’attesa di sapere se anche Sainz sarà costretto a prendere penalità, è arrivata la conferma che Magnussen sconterà cinque posizioni in griglia causa l’introduzione del sesto ICE. Il danese farà quindi compagnia a Stroll, che si era già guadagnato tre posizioni per il contatto con Alonso negli USA.
Le FP2 si sono chiuse anticipatamente con l’Alfa Romeo di Zhou parcheggiata a bordo pista.