Credit: @Scuderia Ferrari Press Office
Il pilota ambientalista, Sebastian Vettel, non la manda a dire e accusa la Formula 1 di aver cedute al volere del presidente della repubblica, Sergio Mattarella, affinché le frecce tricolore sfilassero prima della gara nel GP d’Italia. A inizio anno, la Formula 1, ha rilasciato un comunicato in cui veniva dichiarato che non ci sarebbero più state esibizioni aeree all’inizio delle gare. Questi voli, come quelli dei Jet privati, producono una quantità elevata di anidride carbonica creando un forte impatto ambientale. La F1 ha annunciato che intende ridurre le emissioni di carbonio a zero entro il 2023.
L’accusa di Vettel si basa sul fatto che, nonostante i progetti che promuove, la Formula 1 contradice i propri obbiettivi. Il tedesco, ai microfoni dei giornalisti, ha affermato che: “Ho sentito che il presidente della repubblica italiano ha insistito per il sorvolo. Voglio dire, ha circa 100 anni, quindi forse lui non è interessato al futuro, pensa di più al proprio ego. La Formula 1 ci aveva promesso che non ci sarebbero più stati sorvoli della pista, però il capo di stato è riuscito a convincere il circus a far partire le frecce tricolore. Se hai un obbiettivo, devi fare in modo di completare il proprio scopo. Dovresti attenerti alla parola data, solo il tempo lo dirà“. Parlando di Monza, Vettel, dice che: “È un grande circuito, una grande atmosfera, però spero smettano di fare i sorvoli“.
L’ultimo GP d’Italia in carriera, del quattro volte campione del mondo, si è chiuso con un ritiro al 10 giro a causa di un problema alla batteria della sua monoposto. Il tedesco partiva dalla undicesima posizione, dopo essersi qualificato in diciassettesima posizione, e sembrava potesse anche concludere la gara a punti. Il Gran Premio d’Italia sarà sempre speciale per Vettel, infatti a Monza nel 2008 vincendo la gara con la Toro Rosso diventava, almeno fino a quel momento, il più giovane vincitore di un GP.