@ Red Bull Press Area
Il primo fine settimana dedicato al format Sprint è giunto alla conclusione con la disputa del GP di Cina. Il sabato di qualifica ci aveva regalato l’ennesima pole position di Max Verstappen, con una Mclaren davanti a una Ferrari costretta ad andare all’attacco per via delle posizioni di partenza. Mentre è da segnalare il fatto che Logan Sargeant ha preso il via dalla pit lane. Senza dimenticare pure che sulla via di questa gara incombeva un rischio di pioggia intorno al 10%.
Scattati quasi tutta con gomma media nuova, ad eccezione di Lance Stroll e degli ultimi tre con la rossa e di Kevin Magnussen con la bianca. In partenza Fernando Alonso ha bruciato Sergio Perez conquistando la seconda posizione, così come per George Russell capace di superare sia Carlos Sainz che Charles Leclerc. Dopo pochi giri il duello fra Alonso e Perez si è rinnovato, con il messicano che si è ripreso la posizione alle spalle del suo compagno di squadra. Appena una tornata dopo, anche Lando Norris ha approfittato delle difficoltà dello spagnolo.
Lewis Hamilton, partito dalla diciottesima casella della griglia, si è lamentato della poca capacità di percorrenza riuscendo appena in sei giri a recuperare solo sulla Haas di Magnussen. Solo al nono giro la Ferrari #16 è entrata in azione superando la Mercedes del classe ’98. Dopo appena dieci tornate è iniziato anche il valzer dei pit stop fra chi ha montato la gialla e chi invece la dura. Con anche la stessa Red Bull che si è fermata per montare la mescola bianca già al quattordicesimo giro.
Norris e Leclerc hanno provato a giocarsi le loro carte con la strategia a una sola sosta, e non con le due che gli altri hanno attuato. A loro favore è andata poi la Virtual Safety Car causata dalla Sauber ferma in pista di Valtteri Bottas. La Virtual si è poi trasformata in una lunga Safety Car in cui altri ne hanno approfittato. Alla ripresa ci sono stati diversi incidenti che hanno rimesso in pista la Safety Car dopo pochi secondi. Con Stroll che tampona Daniel Ricciardo e con Magnussen che prende in pieno Yuki Tsunoda.
Fin dalla ripartenza la Racing Bulls dell’australiano ha dovuto fare i conti con i danni subiti dalla sua monoposto che lo hanno costretto a ritirarsi. Tante le battaglie che si sono rinnovate in pista, in particolare modo fra Perez e Leclerc per la conquista del podio, con la Red Bull che ha avuto la meglio sulla Ferrari. Segnale delle difficoltà della Rossa con la gomma più dura. Tuttavia lo slancio di Perez non lo ha poi portato a prendere anche Norris.
Aston Martin con Alonso è stata la sola a fermarsi nuovamente dopo la Safety Car per la gomma più morbida che lo non avrebbe portato alla fine della gara. Ciò ha dato vita a una gran rimonta del due volte campione del mondo, autore anche di un salvataggio quasi miracoloso della sua monoposto in uscita dell’ultima curva.