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Primo weekend Sprint della stagione e prima corsa a Shanghai dopo cinque anni, il Gran Premio della Cina non ha regalato un epilogo diverso dal solito: Max Verstappen è il primo a tagliare il traguardo e domina la classifica con ventisei punti di vantaggio dal compagno di squadra. Ma il grande protagonista del weekend è stato senza dubbio Lando Norris: dopo aver conquistato la pole position della Sprint Race (senza esserne uscito, però, vincitore), ha portato avanti una gara solida, che lo ha fatto arrivare al secondo gradino del podio.
Subito dietro di lui Sergio Perez, che ha corso una gara senza infamia e senza lode (certo penalizzato dal tardivo secondo doppio pit-stop), portando la monoposto sul podio ma registrando un distacco di un secondo dal suo compagno di squadra. Le Ferrari, che per la prima volta in questa stagione non riescono ad arrivare in top 3, sono comunque riuscite a rimediare al disastro della qualifica. Ecco quindi le pagelle del GP della Cina.
10: Max Verstappen. Sembra scontato, ma non possiamo esimerci dal mostrare tutti i dovuti elogi al campione in carica. Ormai il dominio dell’olandese è insindacabile, eppure tornare a Shanghai dopo tutti questi anni, con un’unica sessione di prove libere per testare le monoposto di nuova generazione, poteva rappresentare un problema per chiunque. Ma non per Verstappen, che dopo un venerdì non tanto brillante ha ribadito a tutti quale fosse il suo posto: in cima. Sia nella Sprint, sia in qualifica, sia (ovviamente) in gara.
9: Lando Norris. Poteva raggiungere la perfezione, se non fosse per l’errore che gli è costato la leadership della Sprint Race. Il pilota britannico ha sorpreso tutti, tenendo dietro sia le Ferrari che il secondo pilota della scuderia più forte degli ultimi anni. Votato pilota di giornata, Norris lascia la Cina come il primo fra tutti gli altri: e non è poco.
8: Fernando Alonso. Se non fosse per questo rookie… Ormai, per vedere della bella azione in pista, c’è da sperare solo in qualche sua mossa. Come la fenomenale partenza del Gran Premio. Taglia il traguardo in settima posizione: un miracolo se consideriamo la monoposto che gli hanno rifilato.
7: Nico Hulkenberg. Tra i promossi non può assolutamente mancare il pilota della Haas, autore di una delle prestazioni migliori del Gran Premio della Cina. Dopo una partenza magistrale, riesce (nonostante le pesanti penalità) a portare la vettura in zona punti. Guardando le scuderie che sono arrivate in top 10, leggere il nome Haas sembra quasi un miraggio.
6: Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Ai futuri compagni di squadra ci sentiamo di assegnare lo stesso voto. Di Hamilton va ammirata la resilienza: dopo averci fatto emozionare nelle qualifiche della Sprint sotto la pioggia, per quelle che contavano davvero non riesce a superare neanche il taglio del Q1. Partito dalla penultima fila, però, riesce a risalire fino alla zona punti, nonostante i continui litigi con la sua monoposto.
Anche la lotta del monegasco, prima che con tutti gli altri, è con il suo team: con la monoposto, con il compagno di squadra, perfino con il suo ingegnere (la comunicazione via radio tra loro sembra una barzelletta). Nonostante tutto, Leclerc riesce ad arrivare a un passo dal podio.
Meno della sufficienza per l’Alpine, che sembra scivolare nell’abisso sempre di più a ogni gara: un 5 per la scuderia francese. E un 4 (non meno soltanto per decenza) diritto a Lance Stroll, che tampona Ricciardo sotto regime di Safety Car. Menzione d’onore, invece, per Zhou Guanyu: non va oltre la quattordicesima posizione, ma al termine della gara ci ricorda quali sono le vere emozioni del motorsport. Scende dalla vettura e viene acclamato dall’intero pubblico, davanti al quale si inginocchia commosso.