Alla domanda se il passo gara della Ferrari in Malesia fosse indicativo del potenziale della SF15-T, Seb ha replicato: «Era indicativo due settimane fa! La Mercedes non si è certo tirata indietro, non si sono ritirati tutti, è stato bello ma il risultato si è verificato grazie anche a un paio di circostanze. La cosa più importante è che siamo riusciti a massimizzare il risultato, ma nelle prossime gare ci potrebbero essere alti e bassi. Cercheremo di fare in modo che ci siano più alti che bassi, ma è normale che in alcune gare si sia più competitivi che in altre».
Per il quattro volte campione del mondo, è presto per trarre giudizi conclusivi: «Abbiamo già fatto due gare, e di solito ne servono un paio per capire in che situazione si è. Un’idea l’abbiamo ricavata, ma lo scopo adesso è di confermare i fatti. In Australia eravamo abbastanza vicini ai migliori della classe e in grado di lottare con la Williams, in Malesia naturalmente ci siamo avvicinati ancora, mettendoci nella condizione di vincere, ma in generale dobbiamo accertarci di essere i primi dietro alla Mercedes e di rimanere davanti a squadre forti come Williams e Red Bull per tutta la stagione. L’obiettivo è quello di ridurre via via il divario dalla Mercedes».