Credit: Pirelli Press Area
I tracciati canadesi sono stati teatro di grandi emozioni, che proviamo a ripercorrere tuffandoci nella storia di questo Gran Premio.
Il circuito è quello dedicato all’eroe nazionale Gilles Villeneuve che sorge sull’isola artificiale di Notre-Dame, in prossimità della foce del fiume San Lorenzo.
La denominazione deriva dal fatto che il questo muro non ha mai risparmiato nessuno: neanche i campioni. L’edizione più famosa è quella del 1999, quando ben tre campioni del mondo: Damon Hill, Michael Schumacher e Jacques Villeneuve, finiscono la loro corsa contro di esso.
La prima gara valida per il campionato di Formula 1 si corre nel 1967 a Mosport (Ontario) ed il primo a mettere la firma è Jack Brabham su Brabham-Repco.
Dagli anni 70 il tracciato di Mosport inizia ad alternarsi a quello di Mont-Tremblan nel Quebéc e proprio qui, il belga Jackie Ickx regala alla Ferrari il primo trionfo in Canada. Da segnalare: nel 1973, sempre a Mosport, per la prima volta nella storia della Formula 1 scende in pista la Safety Car.
Nel 1980 Frank Williams festeggia il suo primo titolo iridato grazie alla vittoria di Alan Jones, dopo la battaglia col compagno di squadra Piquet.
Due anni dopo, a seguito della scomparsa di Villeneuve, si decide di rinominare il tracciato di Montréal in suo onore. Tuttavia, proprio questa edizione è funestata dalla tragedia: alla partenza si assiste ad un violento tamponamento tra Pironi e Paletti, con il pilota italiano rimane vittima delle lamiere e delle fiamme; ciononostante, la gara va avanti e a tagliare il traguardo è Nelson Piquet.
Il GP del 1990 è all’insegna della pioggia ed è nelle mani di Berger, ma l’austriaco è partito in anticipo e a fine gara è costretto a cedere la vittoria al solo e unico re dell’asfalto bagnato: Ayrton Senna.
Nel 1995 Jean Alesi sale per la prima e unica volta sul gradino più alto del podio grazie ai problemi sulle vetture di Hill e Schumacher.
Anche nel 1997 non si vedono spruzzi di champagne a fine gara: Olivier Panis è autore di un violentissimo incidente a causa del cedimento della posteriore destra, il francese finisce contro le barriere riportando la frattura di entrambe le gambe.
La gara del 2007 è teatro dell’incidente più violento del nuovo millennio: al giro 26 Robert Kubica finisce contro il muro di cemento ad una velocità di 280km e la sua BMW, dopo varie capovolte, termina la sua corsa lungo le barriere. Il polacco, nonostante il trauma cranico e la distorsione alla caviglia, esce miracolosamente illeso dallo schianto. Kubica, poi, non si perde d’animo e l’anno seguente si prende il GP di Montréal: unica vittoria in Formula 1.
Il 2011 è l’edizione dei record vinta da Jenson Button: un’interruzione di ben 90 minuti a causa della pioggia incessante, infatti, la farà passare alla storia come la gara più lunga di sempre; oltre a quella in cui la Safety Car è entrata più volte (ben 6) e quella con il maggior numero di sorpassi (89)!
Nel GP del 2014 tutti si aspettano il dominio Mercedes, ma Hamilton deve fare i conti con i freni ed è costretto a dire addio alla gara. Rosberg, passato in testa cerca di portare la propria vettura a fine gara, ma Ricciardo vuole la sua prima vittoria in Formula 1. Prima, l’australiano, supera Perez con un magistrale sorpasso poi infila il tedesco della Mercedes, a tre giri dalla fine.
La gara termina in regime di safety-car dopo con un bruttissimo incidente tra Massa e Perez.
Nel 2015, 2016 e 2017, Hamilton tentò di raggiungerebbe Schumacher con il record di 7 vittorie, ma a rovinare il tutto ci pensò Sebastian Vettel.
Il tedesco della Ferrari festeggiò la sua cinquantesima vittoria nel mondiale e scavalcando di un punto, Hamilton in classifica generale.