Senza alcun dubbio, il GP del Canada si è rivelato particolarmente ostico per Fernando Alonso e per la McLaren che si è vista costretta a ritirare entrambe le MP4-30 per dei problemi alla power unit Honda. Il pilota del team britannico ha dovuto ritirarsi per la terza volta consecutiva. Una statistica impietosa per il due volte Campione del Mondo che non va a punti da sette Gran Premi, come gli era successo solamente in occasione della sua prima stagione in Formula 1, nel 2001 in Minardi.
Soprattutto nelle prime fasi della corsa, nonostante il gap tecnico e motoristico che divide la McLaren dai diretti avversari, Fernando Alonso ha saputo dare del filo da torcere ai concorrenti: scatta 13esimo e in partenza supera subito Sainz ed Ericsson, nonostante nel giro di poco tempo venga poi a sua volta sorpassato dallo stesso pilota della Sauber, da Massa e da Vettel, entrambi partiti nelle retrovie per dei guai tecnici: «Eravamo troppo lenti per superare i nostri avversari e allora ho cominciato a correre in modalità difesa – ha commentato Fernando Alonso – Mi sono divertito un bel po’ e la sfida con Vettel, credo che sia stata in assoluto quella più divertente di tutta la corsa».
Più che in modalità difesa, Fernando Alonso ha corso in modalità Raikkonen. Nel corso del 25esimo giro, il pilota asturiano arriva una richiesta dal suo ingegnere di risparmiare benzina, richiesta che lo spagnolo non rispetta. Non era quello il momento giusto per risparmiare e la perdita di potenza dovuta a un problema allo scarico non è riconducibile alla decisione del pilota di tirare il collo alla MP4-30: «Quando la power unit ha perso potenza ho dovuto pittare, ho visto che anche Jenson era qui, quindi anche lui si è ritirato. Cercheremo di migliorare il più presto possibile sia la performance che l’affidabilità perché dobbiamo assolutamente finire le gare». Almeno, guardando il risultato di ieri, i gettoni spesi non hanno dato i risultati sperati: «Dobbiamo fare tanto, siamo indietro, dobbiamo lavorare più di altri, tutti lavorano e quindi dobbiamo fare un doppio sforzo rispetto ai nostri avversari», ha commentato il pilota della McLaren.
Sicuramente Fernando Alonso non ha perso la voglia di correre e il darsi per vinto non gli è mai passato per la testa: «La situazione è quella che è, dall’esterno intendono volerci fare a pezzi, stiamo affrontando un brutto periodo e non possiamo nasconderlo ma come ho sempre sostenuto è meglio che succeda ora piuttosto che quando staremo lottando per un podio o una vittoria – ha continuato l’iberico – Non è la prima volta che lo dico. Stiamo pagando il prezzo di essere al primo anno. Nonostante i risultati ottenuti fino ad ora credo in questo progetto e stiamo parlando di un’esperienza che sto apprezzando. Sono ottimista per il futuro, che è qualcosa che non potevo vedere prima». Fernando Alonso non ha certamente perso la motivazione: «Abbracciare il progetto della McLaren Honda è stata una scommessa coraggiosa. Ho passato gli ultimi anni arrivando sempre terzo, quarto, quinto, terzo quarto, quinto. Non ci crederete ma era molto frustrante perché davanti a noi c’era sempre qualcuno e non siamo mai riusciti a batterli – ha punzecchiato lo spagnolo – Servirà un anno di pazienza perché siamo molto indietro. Arriveremo, prima o poi torneremo e magari prima di quanto ci si possa aspettare. Per battere Mercedes, Red Bull e Ferrari dovremmo prenderci dei rischi, avere coraggio. L’ho già detto altre volte, ho lottato già abbastanza per il quarto e quinto posto».
Eleonora Ottonello
@lapisinha