Credits: Red Bull Press Area
Dopo lo stop forzato nel 2020, è tornato in calendario il consueto appuntamento tra le strade cittadine di Baku. Come Monaco, è un circuito che richiede molta precisione e abilità da parte dei piloti. A Baku ogni errore si paga, e gli imprevisti sono dietro l’angolo. Anche quest’anno il GP d’Azerbaijan ci ha regalato palpitazioni, azione in pista e colpi di scena che hanno rivoluzionato la gara. Tra bandiere gialle e rosse, ripartenze, gomme scoppiate, bottoncini attivati e clamorosi errori abbiamo vissuto un vortice di emozioni, che ci ha tenuto incollati alla televisione.
Eravamo preparati a vedere un’altra gara decisiva per la lotta al mondiale tra Hamilton e Verstappen e invece siamo rimasti coinvolti in uno spettacolo ben diverso. Per Max e Lewis questo weekend è come se non fosse mai esistito: 0 punti per entrambi, distacco invariato tra i due. Ciò a permesso ai più affamati di mettersi in mostra andando a conquistare il podio di Baku.
A vincere questa pazza e divertente gara è stato Perez, che ha ottenuto la sua prima vittoria con la Red Bull. Sul secondo gradino più alto è salito Vettel, regalando così il primo podio nella storia all’Aston Martin. A seguirlo troviamo Gasly, che con la sua AlphaTauri non smette mai di sorprenderci. Anche questa settimana abbiamo assegnato dei voti ai piloti e alla gara, ecco a voi le pagelle del GP d’Azerbaijan.
VETTEL 10: Semplicemente perfetto. Dopo il quinto posto di Monaco, è arrivato il primo podio stagionale per lui e il primo in assoluto per il team. Vettel non è mai finito sotto il P4 a Baku ed è ufficialmente il pilota con più punti sui tracciati cittadini. Dove conta il pilota, Sebastian può ancora dire la sua.
Non è certamente stato un weekend facile per il tedesco, che partiva dall’undicesima piazza. L’ottimo passo gara, la precisione, i numerosi sorpassi e un po’ di furbizia gli hanno permesso di ritornare sul podio. Seb ha zittito tutti, facendo parlare ancora una volta il duro lavoro e i risultati in pista.
PEREZ 9: Nella scorsa edizione aveva conquistato il terzo posto, quest’anno ha voluto puntare più in alto. Una magnifica gara gli ha permesso di tagliare il traguardo davanti a tutti, portando la Red Bull sul gradino più alto del podio. Il pilota messicano ha fatto una buona partenza e a corso una splendida gara, tenendo dietro a sé Hamilton per la maggior parte del tempo. Come sempre, si è mostrato solido e veloce.
GASLY 8: E’ il terzo podio per il francese, tutti conquistati con l’AlphaTauri (ex Toro Tosso). E’ una combinazione magica, che riesce sempre a sorprenderci. Ha difeso la posizione su Leclerc come un leone per restare aggrappato al sogno del terzo posto, e ce l’ha fatta. Quando vede una possibilità Gasly non se la lascia scappare. Chissà quali sono i pensieri del Dottor Marko nel vedere i risultati che sta ottenendo questo giovane ragazzo, scartato da lui perchè non all’altezza.
LECLERC 7: Charles sapeva bene che sarebbe stato impossibile tenere la prima posizione. Gli imprevisti che hanno colpito Vesrtappen e Hamilton lo hanno fatto sperare in un podio, ma negli ultimi giri ha sbagliato l’attacco ai danni di Gasly e si è dovuto accontentare del quarto posto. Tuttavia, la Ferrari ha sorpasso la McLaren nella classifica costruttori e può iniziare a vedere il bicchiere mezzo pieno.
ALONSO 6: Vi stavate chiedendo che fine avesse fatto il vecchio Alonso? E’ arrivato. Finalmente, ha corso un weekend positivo, entrando nel Q3 e conquistando la sesta posizione in gara. Lo consociamo bene, quando c’è da farsi strada Fernando non si è mai tiranto indietro. E’ riuscito a risolvere la formula magica, trovando un’ottima performance.
RAIKKONEN 6: Il buon Kimi non delude mai. Essendo un veterano ha l’esperienza dalla sua parte. Sa come comportarsi tra le stradine di Baku e come approfittare delle occasioni che gli si presentano. A distanza di vent’anni riesce ancora a conquistare punti, come lui solo Schumacher.
MCLAREN 5: La prima insufficienza va al team di Woking, che ha corso un weekend anonimo. Ci aspettavamo competitività su un tracciato a curve lente e lunghi rettilinei. Invece, la McLaren non riesce a superare le Ferrari perdendo il terzo posto nel mondiale costruttori. Male.
HAMILTON 4: Bottone attivo o bottone non attivo, la seconda insufficienza va a lui. Sabato sembrava poter competere contro le Red Bull e riuscire a ribaltare la classifica dopo Monaco. Invece, in gara si è trovato a faticare. Non c’è stato verso di passare Perez, nemmeno gli incoraggiamenti di Bono gli hanno dato una spinta in più.
Stava comunque massimizzando il risultato, quando ha pensato di provare il tutto per tutto. Tuttavia, non è andato a buon fine. Per amore dello sport , Lewis ha deciso di seguire Verstappen e terminare la loro sfida 0-0. Palla al centro, si riparte dalla Francia.
BOTTAS 3: questo Bottas non giova alla Mercedes per il titolo costruttori. C’è bisogno di recuperare il soldato finlandese e riportarlo in vita. Imbarazzante terminare la gara alle spalle delle due Alfa Romeo guidando una W12.
GP AZERBAIJAN 9: la gara di questa domanica si merita sicuramente un voto alto nelle nostre pagelle. Ci ha donato emozioni forti e clamorosi colpi di scena. Quando sembrava arrivare un punto morto, ci hanno pensato le Pirelli ha risollevare la situazione e a rimetterci tutti sull’attenti. Tra bottoni magici, cedimenti improvvisi, bandiere di tutti i colori e safaty car ci siamo divertiti a guardare i nostri 10 eroi sfidarsi a suon di sorpassi.
MASI 10: il secondo voto tondo tondo, va al direttore di gara Michael Masi. Ci vuole coraggio a far ricominciare una gara a due giri dal termine, eppure, senza questa decisione ci saremmo persi buona parte dello spettacolo. Grazie Michael!